Col senatore Radu lazialità assicurata

Il difensore romeno è la vera colonna della Lazio con tredici anni di anzianità e 300 gare in A. Soltanto Wilson e Puccinelli hanno più gare con questa maglia nel massimo campionato
Col senatore Radu lazialità assicurata© Bartoletti

ROMA - Nella seconda difesa meno battuta del campionato c’è chi appare e chi invece lavora zitto e suda nell’ombra. Ma che c’è sempre. La parabola di Stefan Radu è quella di Napoleone nel 5 maggio di Manzoni: due volte nella polvere, due volte sull’altar. La sua seconda giovinezza la sta vivendo quest’anno, dopo aver rischiato di dire addio alla Lazio per un alterco avuto sul finire della stagione scorsa con il ds biancoceleste Igli Tare. La causa? Il suo grande attaccamento alla maglia biancoceleste che vive ormai come una seconda pelle da quasi 13 anni. Aveva richiamato Bastos e Wallace che ridevano sotto la doccia dopo una sconfitta, Tare non apprezzò quel gesto che per lui significava invece leadership e professionalità. Prima del rinnovo di Simone Inzaghi, l’estate scorsa Radu era sul punto di lasciare la Lazio. In Italia aveva già risposto picche ad alcuni club di media classifica, non voleva vedersi contro quella che considera come una famiglia.

Lo aveva cercato il Vitesse, offerte milionarie erano arrivate da Arabia e Cina, ma alla fine lo strappo si è ricucito e il romeno è stato non solo reintegrato in rosa ma si è ripreso anche il posto da titolare che in questa stagione sta onorando come se fosse tornato indietro di dieci anni all’anagrafe. Sempre presente, mai un acciacco, l’infermeria è un lontano spettro. Uno su cui Inzaghi può sempre contare, all’occorrenza anche da centrale nella difesa a quattro da proporre a partita in corso. La pace è stata sancita dall’intermediazione di Simone Inzaghi che, dopo il suo rinnovo, convinse il romeno a chiedere scusa pubblicamente alla società. Oggi è tornato ad essere una colonna della Lazio prima in classifica ed è attualmente il giocatore con più presenze nella rosa attuale della Lazio: ben 372. Contro il Bologna sabato scorso ha tagliato lo speciale traguardo delle 300 presenze in Serie A con la maglia della Lazio, un record personale che lo posiziona oltre Beppe Favalli e terzo nella classifica di tutti i tempi alle spalle di Pino Wilson e Aldo Puccinelli. Stefan Radu è uno dei punti fermi di questa Lazio: esperienza, grinta e sacrificio. 

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