Lazio, Diaconale: "Juve, sento odore di ipocrisia"

Il direttore della comunicazione del club biancoceleste commenta il taglio degli stipendi dei bianconeri: "Credo negli interessi trasparenti. Noi e il Napoli vogliamo finire il campionato"
Lazio, Diaconale: "Juve, sento odore di ipocrisia"© FOTO FEDERICO GAETANO-AG ALDO LI

ROMA - Arturo Diaconale è tornato a parlare. Sul banco ci sono la questione campionato e il taglio degli stipendi. La Juve in Italia è stato il primo club ad affrontare la situazione questione. Il direttore della comunicazione della Lazio, ai microfoni di Radio Punto Nuovo, ha commentato senza risparmiare altre frecciate ai bianconeri: "La Juve ha già un accordo con i propri calciatori per un taglio consistente che la mette a riparo su vari fronti. Il mondo del calcio avrebbe bisogno di buon senso. Nessuno dice che il Coronavirus non esiste, ma va detto che non potrà impedire il ritorno alla normalità. Bisogna dunque impegnarsi nel guardare il post pandemia. Mi sembra che tutti coloro che sostengono che il campionato sia ormai morto, che bisogna chiuderlo il prima possibile, non tengono conto di un particolare molto importante. Ovvero gran parte delle società di Serie A sono quotate in borsa e queste affermazioni sono un colpo per le quotazioni. Bisognerebbe fare un conto di quanto le quotazioni siano calate in seguito alle dichiarazioni rilasciate. Il problema sono quelli che si ammantano d'ipocrisia per perseguire i propri interessi, sono un liberale e credo che ogni interesse sia legittimo, ma devono essere trasparenti. C'è un danno oggettivo verso le società quotate.L'eccesso di chiacchiera provoca danni. Non vorrei che alla fine di tutta questa storia si finisse in questioni giudiziarie da chi viene danneggiato da un'eventuale sospensione, ma non si capisce perché il Benevento debba essere sfavorito da una promozione già conquistata sul campo, sarebbe ingiusto creando una coda di ricorsi giudiziari".

Diaconale sulla posizione di Lazio e Napoli

"I 90 milioni di risparmio della Juventus? La società ha curato i propri interessi, un taglio di quella cifra riesce a riequilibrare o dare solidità al proprio bilancio. Magari se l'avesse concordato con le altre società e con i calciatori sarebbe diventata una misura erga omnes, così invece riguarda soltanto loro. La Lazio? Si prenderà una decisione insieme a tutte le altre società, sicuramente il taglio degli stipendi dei giocatori è una misura che può aiutare le casse delle squadre, ma va trattata". Sulle posizioni prese da Napoli e Lazio, Diaconale ha spiegato: "De Laurentiis e Lotito insieme? Più che indiscrezioni sull'asse, credo ci siano dati oggettivi che portano Lazio e Napoli ad avere interesse nel portare a termine il campionato. In questo caso la comunanza degli interessi porta automaticamente ad avere delle sintonie. Quando sento parlare con troppa enfasi di etica e di morale non metto mano alla pistola, ma sento odore di ipocrisia. Basta con quest'etica che nasconde altre cose". Diaconale, ai microfoni di Radio Kiss, ha concluso sulla questione campionato: "L'orientamento dei club qualora si dovesse proseguire con questa chiusura totale è la non assegnazione del titolo. Questa situazione però, è delicata. La logica delle società in sede di decisione è quella di evitare danni maggiori".

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