Lazio, seconde linee a chi? Inzaghi sa come si fa

Per qualcuno la rosa biancoceleste è più corta in caso di ripartenza. Ma Tare rilancia: "Caicedo è decisivo"
Lazio, seconde linee a chi? Inzaghi sa come si fa© Getty Images

ROMA - L'importanza delle seconde linee. Si è detto spesso, era diventata una banalità soprattutto per squadre impegnate su più fronti. Lo sarebbe ancora di più in un campionato compresso come quello che eventualmente si prospetterebbe in caso di ripresa. La Lazio in questo senso è tra l’incudine e il martello, perché da un lato non si era certo strappato i capelli, Simone Inzaghi, dopo l’uscita dall’Europa League prima e della Coppa Italia poi. In situazione pre-Coronavirus, molti addetti ai lavori avevano considerato i biancocelesti i favoriti alla volta finale per lo scudetto non solo per il gioco espresso e la supremazia ostentata con chiunque. Ma anche per l’unico impegno del campionato rispetto a Juventus e Inter. Ora che le coppe passano in secondo piano rispetto alla necessità di concludere la stagione, quel gap a favore rischia di annullarsi.

Molte quindi le voci che hanno rivisto nel recente passato la griglia delle favorite al tricolore riposizionando la Lazio sul gradino più basso del podio solo per una questione di rosaristretta”. Insomma, la Lazio non sarebbe così attrezzata a competere - diciamo così, in assenza di vento e su ghiaccio secco - con corazzate come Juve e Inter, costruite fin dall’inizio per giocarsi il titolo. Giorni fa è stato il direttore sportivo Igli Tare ad ergersi a voce fuori dal coro. Per parte interessato, ovviamente, ma ciò fa anche comprendere come la Lazio ormai ci creda e non voglia più tirarsi indietro o nascondersi: «"Penso che la rosa attuale della Lazio sia lunga e larga, in tante partite sono state importanti le seconde linee, guardate Caicedo…", aveva rivendicato Tare a Sky Sport. L’importanza delle seconde linee diventa ancora più evidente in un [...]

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