Lazio, Inzaghi e la "mossa" scudetto: via alle seconde linee

Il calendario fitto (si giocherà ogni tre giorni) chiamerà il tecnico a dar fondo a tutte le risorse disponibili per la lotta con la Juve
Lazio, Inzaghi e la "mossa" scudetto: via alle seconde linee© Getty Images

ROMA - È il momento delle seconde linee. È la panchina il patrimonio di Simone Inzaghi e allo stesso tempo la croce che si porta dietro il tecnico biancoceleste lungo il calvario della lotta scudetto. Corta, di poca qualità, non all’altezza di traguardi importanti, né dell’undici titolare. Se ne sono dette di cotte e di crude della rosa larga della Lazio. In verità, croce ma anche delizia di tante soddisfazioni che si è tolta la squadra capitolina quest’anno, le seconde linee di Inzaghi stanno per affrontare l’ultima prova, la più dura. L’occasione per Igli Tare di avere ancora ragione sugli scettici, visto che il ds biancoceleste ha sempre lodato la rosa messa a disposizione di Inzaghi.

Una “Ferrari”, secondo il presidente Claudio Lotito. Si giocherà ogni tre giorni, gli infortuni dietro l’angolo e la necessità di forze fresche anche nell’arco dei 90’ grazie ai cinque cambi, metteranno sotto pressione tutti. Dalla difesa al reparto offensivo, la squadra di Inzaghi è stata costruita su un 11 titolare che è lo zoccolo duro al quale il tecnico raramente ha rinunciato, corredato però da più di un doppione per ogni reparto. In difesa, al terzetto titolare formato da Luiz FelipeAcerbi e Radu, ruotano a turno Patric (12 presenze), Bastos (8) e Vavro (5). E se i primi due finora hanno vissuto la loro miglior stagione da quando sono in biancoceleste, il tecnico si aspetta una [...]

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