Lazio, ansia tamponi in vista della Juve

Oggi i test dopo il caso Immobile-Uefa. Il medico bianconcesleste: "Ciro non è un untore". La Procura Figc indaga
18) Lazio Sponsor: Frecciarossa (sleeve sponsor). Valore maglia (totale sponsor): 1,0 milioni.© www.imagephotoagency.it

ROMA - Più che CR7 e Morata, in casa Lazio a preoccupare è sempre la questione tamponi. Sarà così anche oggi, quando verranno effettuati i nuovi test anti-Covid in vista della gara con la Juventus di domenica. E lo sarà anche domani, quando arriveranno i risultati e probabilmente Ciro Immobile, Lucas Leiva e Thomas Strakosha potrebbero tornare a disposizione dopo lo stop Uefa. Intanto ieri è tornato negativo - e quindi a arruolabile da Simone Inzaghi - Luis Alberto, il quale ha pubblicato su Instragram l’esito del tampone. Insomma, una gran confusione. Anche per la Procura federale della Figc, che per atto dovuto ha deciso di indagare sull’alternanza tra positività-negatività di diversi laziali, fermati prima di Bruges e San Pietroburgo ma abili e arruolabili per il Torino e probabilmente anche per la Juventus dopodomani. La questione, da “laziale” si sta rivelando un capitolo molto più ampio che dovrebbe riguardare almeno tutta la Serie A. Come invocava mercoledì sera prima della sfida con lo Zenit il ds Igli Tare: "Serve uniformità di giudizio". Ma tra chi e cosa?



In attesa dei tamponi di oggi che daranno più certezze a Simone Inzaghi in vista della sfida con i bianconeri all’Olimpico, a tenere banco è proprio la questione legata ai tamponi. E ieri in un lungo post su Facebook, sintetizzato anche a Radio Punto Nuovo, il direttore sanitario della Lazio Ivo Pulcini ha detto la sua: "Non credo che la Procura Federale abbia trovato nessuna irregolarità", si è detto intanto sicuro Pulcini. Chiarendo che "io non sono un negazionista, ma trovo ridicolo che Immobile venga indicato come un untore. Abbiamo avuto altri due casi debolmente positivi e poi riconosciuti negativi. Ho chiesto alla Uefa di uniformare i test e come si fa nel doping di avere delle contro-analisi, per avere una sicurezza". Cercando di sintetizzare, la Lazio ha dovuto rinunciare a Immobile, Leiva e Strakosha per la sfida allo Zenit, dopo che tutti e tre erano stati sottoposti a 5 tamponi, 3 molecolari e 2 antigenici, risultando sempre negativi, ma poi è arrivato il “niet” della Uefa per la quale invece erano tutti positivi. "I tamponi che effettuiamo noi - aveva spiegato Pulcini - sono leggermente diversi per quanto riguarda il genoma 'N'. Infatti risulta la coda di un probabile contatto con il virus ma che è talmente debole come virulenza che non ha nessun significato contagioso". Sintetizzando, il laboratorio a cui si appoggia la Lazio, con sede ad Avellino (lo stesso che utilizzano anche Perugia, Frosinone e Salernitana), considera quei tamponi “negativi”.

 


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