Tamponi Lazio, Taccone: "Lotito gli farà vedere i sorci verdi"

Il socio di Futura Diagnostica: "Qualcuno ha messo lo zampino per non far giocare Immobile, Leiva e Strakosha che erano assolutamente negativi"
Tamponi Lazio, Taccone: "Lotito gli farà vedere i sorci verdi"© LaPresse

Walter Taccone, consulente scientifico e socio del laboratorio di Avellino Futura Diagnostica, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo sul polverone tamponi che ha investito anche la Lazio. "Alle brutte accuse rispondo in maniera molto semplice e lo faccio in maniera personale, non a nome di Futura Diagnostica. E se qualcuno vorrà rispondere, dovrà farlo nei miei confronti. Ho l'impressione che qualcuno, senza fare nomi perché è già sulla bocca di tutti, debba mettere lo zampino, laddove c'è una situazione di per sé trasparente. Avrei capito se questa faccenda fosse partita dalla Procura di Roma, invece, quella di Avellino non solo è venuta da noi a fare questi 'controlli', per utilizzare un eufemismo, ma si è presa anche la briga di andare a sindacare a Roma e in casa della Lazio".

"Qualcuno quando legge il nome 'Taccone' è se vedesse sventolarsi una bandiera rossa dinanzi un toro e questa sortia deve finire! Noi siamo un laboratorio serio e questo ci è riconosciuto a livello nazionale. Questa storia sta facendo male a tutto il gruppo, per reputazione e lavoro. Dà fastidio, perchè noi abbiamo lavorato al massimo di correttezza e trasparenza per Lazio, Perugia, Salernitana e Viterbese. Vi ricordo che noi siamo gli stessi che hanno fermato la Viterbese per alcuni casi di positività, perchè quando esce qualche caso noi facciamo il nostro lavoro e lo comunichiamo a tutti. E quando lo facciamo analizziamo tutti e tre i geni, più il quarto di controllo inserito nella provetta. Adesso, quando escono tutti e tre i geni, la risposta sarà presente. Se non compare nessuno di questi, sarà invece assente. Se ancora, ne compare soltanto uno, come accaduto nel caso del mio amico Ciro Immobile, segnaliamo la presenza del solo gene N".

"Il gene N è 'ballerino', a volte è positivo e a volte no"

Ancora Taccone: "Cosa succede ora? Noi diamo sempre le risposte corrette in base ai risultati riscontrati, poi quello che succede dopo non è di nostra competenza. Non sarei neanche abilitato a parlarne, ma lo faccio da analista. Il giorno 6 abbiamo ripetuto i test sui tre ragazzi, che poi sono andati spontaneamente a farsi controllare di nuovo al Campus Biomedico. Non è che io parlo con Immobile o Strakosha, quello che so lo apprendo dai giornali. Per noi Immobile, Strakosha e Leiva sono negativi a tutti e tre i geni e abbiamo dato questa risposta. Nella stessa seduta la Lazio ha avuto qualche altra positività, immediatamente segnalata. Per nostra immagine e correttezza, dopo il risultato del Campus Biomedico su i tre prima citati, abbiamo effettuato un secondo controllo, appoggiandoci ad un laboratorio di Napoli, MeriGen. Un laboratorio molto serio che con il Dott. De Biase ha grande esperienza e professionalità. Anche lì: i quattro positivi riscontrati sono stati confermati tali, come hanno appurato l'assenza dei tre geni per Strakosha e Lucas Leiva, riservandosi un ulteriore controllo solo per il tampone di Ciro Immobile. Stamattina mi ha chiamato, dopo che hanno effettuato test accurati, e mi ha comunicato la positività di quest'ultimo al solo gene N. Solo quello, che è un gene ballerino: a volte esce positivo, altre volte no. E non può essere probante di un'infezione".

"Immobile, Leiva e Strakosha potevano giocare contro la Juve"

Sui sequestri della Guardia di Finanza di Avellino: "Hanno preso i sette campioni che erano nel nostro frigofero, ma sono a disposizione di chiunque voglia analizzarli. E non solo, ha sequestrato tutto ciò che ha riguardato l'iter avviato dalla Lazio il 6 novembre. Dico di più: Lucas Leiva e Strakosha potevano giocare con la Juventus al 100%, così come anche Ciro Immobile, a mio parere. E spero che quando questa situazione verrà appurata, io immagino che il presidente Lotito faccia vedere i sorci verdi a chi ha provato a mettere lo zampino, bloccandogli dei calciatori assolutamente negativi. Il tampone è soltanto uno degli aspetti medico-legali che consente di valutare l'idoneità del calciatore. Dal punto di vista di possibile trasmissione del virus, è giusto che questo venga fermato, ma poi sta alla Lazio fare le restanti valutazioni cliniche e strumentali, e non dubito che l'abbia fatto in maniera probante e corretta". Taccone spiega anche le ragioni per cui Lotito ha scelto il loro laboratorio: "Semplicemente abbiamo iniziato a collaborare con loro per analizzare i tamponi della Salernitana. E vista la stima, il direttore granata Fabiani ha suggerito a Lotito di affidarsi al nostro laboratorio. Di lì, la Lazio ci ha chiesto qualsivoglia certificazione e/o documento legale, a partire dall'accreditamento, prima di iniziare la nostra collaborazione. Abbiamo a disposizione un'equipe di cinque persone, professionisti esemplari, che lavora dietro le quinte. Non c'è soltanto Taccone. Solo dopo aver avuto tutte le garanzie, la Lazio ha deciso di affidarsi a noi. E noi stiamo provvedendo al tamponamento del club da maggio, non da qualche giorno. Abbiamo messo a referto già un migliaio di test per la Lazio".

"Non ne posso più, è stalking nei miei confronti"

I problemi di Taccone con la Procura di Avellino, rivela il diretto interessato, partono da lontano: "Chi ce l'ha con me? Evidentemente, c'è qualcuno nella Procura di Avellino che è contento di vedere il mio nome in mostra, sui giornali. E ci risentiremo, quando queste due storie finiranno. Tenete conto, che per la prima abbiamo subito un sequestro, un dissequestro, un secondo sequestro e così via... Io non sono tranquillo, sono incazzato come una iena! Non ne posso più: questo è un stalking nei confronti di Taccone! Non lo sanno solo ad Avellino, ma in tutta Italia! Qualcuno si sta prendendo la briga di parlare male del sottoscritto, come avvenuto già nel 2018/19, quando all'iscrizione dell'US Avellino in Serie B, andò dalla Covisoc, affermando la presunta irregolarità dei nostri conti. E' bene che si dica una volta per tutte, non ne posso più di questa storia!".

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