Lazio, Inzaghi: "Voglio cuore e testa. Con il Bruges è una finale"

Il tecnico biancoceleste, insieme al portiere Reina, hanno parlato nel giorno della vigilia di Champions: "Gruppo compatto. Facciamo la storia"
Lazio, Inzaghi: "Voglio cuore e testa. Con il Bruges è una finale"

ROMA - Dentro o fuori, la Lazio non può sbagliare in Champions League contro il Bruges. Il tecnico Simone Inzaghi, nel giorno della vigilia, ha commentato in conferenza stampa: Sarà una finale. Solitamente, in questi anni, le finali le abbiamo giocate bene. Speriamo sia ancora così, per noi è una partita importante che può valere la storia del club. Sono vent’anni che manchiamo agli ottavi. Faremo ancora un allenamento, vedremo chi convocare. Assenti sicuri Lulic e Muriqi. Correa, Patric e gli altri che hanno giocato contro lo Spezia li valuteremo dopo l'ultima seduta. Per Correa e Patric ci sono speranze”.

Le parole di Inzaghi

“Sappiamo che tipo di partita andremo a fare vista l’importanza. Chiederò ai ragazzi di arrivarci con la mente libera, di avere la consapevolezza di essere forti e poter battere il Bruges. La gara è importantissima. Per questo cammino in Champions siamo andati oltre le attese, ma credevo al passaggio del turno. La squadra è forte: con 9 punti, in altre circostanze e gironi, saremmo già oltre il traguardo. Ci manca la matematica, speriamo arrivi con il Bruges. Gli ottavi possono essere il coronamento di cinque anni, ma è giusto non guardare indietro. I ragazzi mi danno tante gioie, abbiamo vinto trofei importanti, siamo arrivati in Champions. Domani proveremo a mettere un'altra medaglia in bacheca. Mancano 90’, la squadra ha la mente libera, ha cuore, con la consapevolezza che sia forte. Ce la siamo giocata alla grande con tutti. A prescindere da quella sfida con l’Inter per arrivare in Champions, persa, abbiamo vinto altre finali come con la Juve e Atalanta. Sarà una partita decisiva, una finale, da interpretare nel miglior modo possibile. Ci sono stati momenti con tanti infortuni e defezioni di uomini importanti dovuti al Covid. Sempre uniti: grazie a questo siamo qui a giocarci questa opportunità”.

Lazio, parla Reina

“La squadra è consapevole delle proprie forze. La partita è speciale, con un sapore di finale. Dobbiamo avere il senso di divertimento e fare le cose provate in allenamento. Abbiamo avuto l’esperienza dell’andata, il Bruges palleggia, ti fa correre e soffrire. Serve anche umiltà, dentro la partita ce ne saranno altre e nei momenti di bisogno dobbiamo fare la differenza. Il gioco con i piedi? In primis mi metto i guanti per parare, ma nel calcio attuale bisogna essere uno in più. È la nostra filosofia, poi di sbagliare capiterà. Ma spesso veniamo fuori dalla prima pressione e troviamo altri spazi. La Lazio è una società che vuole fare un ulteriore passo in avanti, è nel gruppo delle squadre che ambiscono alla Champions e coppe importanti. La cosa che più mi piace è la compattezza, la forza mentale straordinaria, la voglia di non mollare mai”.

Reina carica la Lazio

“La forza sta nel gruppo, che si vuole bene. È unito. Nessuno di noi è superiore ad un altro. La squadra e la società vengono in primis oltre ogni ego del calciatore. Il gruppo è più importante dei giocatori. Io il titolare? Tutti lavoriamo per giocare. Il mio rapporto con Strakosha è straordinario e ci aiutiamo. Io l’ho detto sin dall’inizio: vengo per aiutare dentro e fuori dal campo. Questa competizione tra noi dev'essere un punto di forza. Sono felice della mia attuale posizione in squadra, ma il sacrificio ed il lavoro profusi da Strakosha in allenamento sono incredibili". 

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