Lazio, l'avvocato Gentile: "Con il Torino non si deve giocare"

Il legale della società biancoceleste ribadisce: "Deve essere 3-0 a tavolino, prepariamo il ricorso al collegio di garanzia del CONI"
Lazio, l'avvocato Gentile: "Con il Torino non si deve giocare"© ANSA

ROMA - "Riguardo Lazio-Torino, siamo convinti che la partita non si debba giocare. Più studiamo la situazione più siamo convinti di questo, preparando il ricorso al collegio di garanzia del CONI, ritenendo che ci siano gli estremi per l'assegnazione del 3-0 a tavolino. Dunque al momento quello del recupero è un problema che non ci tocca, perché siamo convinti della nostra tesi.” Ha parlato cosi, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, il legale della Lazio, Gian Michele Gentile, sulla situazione del match rinviato per i casi Covid tra i granata. In fase di preparazione il ricorso al collegio di garanzia

Caso tamponi, parla Gentile

“Per il caso tamponi sono uscite le motivazioni della sentenza, il punto determinante che ha provocato la sanzione ai medici e alla Lazio è di carattere giuridico. Cioè comprendere qual è la disciplina che regola gli accertamenti dei tamponi: noi abbiamo sempre sostenuto che fosse compito della sanità pubblica, il tribunale ha detto che questo è vero, ma che il compito è anche della società e del singolo soggetto risultato positivo. Può essere una motivazione di carattere civico, ma che non si può trarre dalle norme UEFA e FIGC, secondo le quali la raccolta dei dati relativi al numero di tamponi effettuati e di tamponi positivi riscontrati è un servizio pubblico, svolto tramite una collaborazione diretta tra il laboratorio che li effettua e la ASL, attraverso una piattaforma telematica. C'è poi un altro aspetto del problema: il tampone non è una diagnosi ma è un esame, come quando si riscontra qualcosa da una radiografia. Poi la radiografia viene portata dall'ortopedico che riscontra se c'è frattura, lussazione o altro. Quando noi abbiamo, nel caso di Immobile, nello stesso giorno un tampone positivo o un tampone negativo, il primo fatto con un sistema rapido dalla Synlab, il secondo dal laboratorio di Avellino. Nei giorni successivi tamponi e sierologico erano negativi e quindi Immobile è andato a giocare. La Lazio ha fatto ciò che doveva fare secondo il protocollo e le norme in vigore. Per l'appello c'è tempo fino a martedì e riteniamo che sia una decisione che va studiata meglio.”

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