Signori: "Sogno di allenare e tifo Mancini. Dybala mi somiglia"

L'ex attaccante di Foggia, Lazio e Bologna ha parlato dei suoi ultimi dieci anni fatti di processi e sofferenza: "Ora l'obiettivo è diventare tecnico"
Signori: "Sogno di allenare e tifo Mancini. Dybala mi somiglia"© /Ag. Aldo Liverani

ROMA - "Le condizioni e le qualità ci sono, dopo degli anni bui, con Mancini si sta aprendo un ciclo. L'Italia potrà andare lontano: possiamo essere protagonisti all'Europeo". Ha parlato così Giuseppe Signori ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport', su Rai Radio1. L'ex attaccante di Foggia, Lazio e Bologna vuole mettersi alle spalle i dieci anni di processi giudiziani che lo hanno visto coinvolto. Poi la completa assoluzione: innocente. "Cosa mi piacerebbe fare? Dieci anni fa ho conseguito il patentino Uefa Pro e mi manca l'odore dell'erba. Pur sapendo le difficoltà che hanno i tecnici più esperti nel trovare un posto, allenare é il mio prossimo obiettivo".

Signori e il calcio di oggi

"Nessuno mi restituirà questi 10 anni difficili, ma è inutile piangerci addosso e guardiamo avanti. Sono sempre stato abituato a lottare, ho preferito andare avanti fino alla fine e sono molto felice. Il calcio è cambiato molto, è fatto per i più comodi. É un calcio più da poltrona che da stadio, è un calcio spezzettato senza orari certi. È più difficile guardare la partita con la stessa attenzione. La partita per chi scende in campo è bella quando ci sono 60-70 mila persone che ti applaudono, è una emozione indescrivibile. Lo spezzatino fa perdere questa ulteriore passione ai tifosi. Non dobbiamo dimenticare che una parte degli stipendi dei calciatori è pagata proprio da loro. Un giocatore che mi assomiglia? Forse Berardi o Dybala, anche se Immobile è riuscito a fare quello che quasi nessuno ha fatto. Mi auguro riesca a fare qualcosa di importante anche all'Europeo. La Nazionale? Si sta aprendo un ciclo, vincere è complicato ma possiamo essere protagonisti. La finale di Usa '94? Forse l'unico rimpianto della mia carriera, anche perché giocare una partita così capita una volta nella vita. Dovesse recapitarmi giocherei anche al posto di Pagliuca in porta".

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