Lazio, Lotito racconta quello che è successo negli spogliatoi con Mourinho

Il presidente dei biancocelesti dopo il successo nel derby: "Io tifoso della Roma? Sono laziale da quando avevo 5 anni"
Lazio, Lotito racconta quello che è successo negli spogliatoi con Mourinho© Getty Images

ROMA - Il presidente della Lazio Claudio Lotito è finito sotto i riflettori per un movimento post-partita dopo il derby vinto contro la Roma. Il numero uno biancoceleste ha avuto un acceso diverbio con l'allenatore dei giallorossi José Mourinho (squalificato) e, ospite su Radio Rai, ha fatto chiarezza sull'episodio: "Io sono all'insegna del rispetto che è alla base di tutto, non ho proferito parole, ho visto che c'era un parapiglia con un mio giocatore coinvolto con uno della Roma che era uscito dagli spogliatoi nudo, e mi sono fermato per capire cosa stesse succedendo in una situazione non normale, mi sono avvicinato per cercare di capire cosa stesse succedendo ed è arrivato Mourinho a dire 'cosa guardi?' - aggiunge - Con Mourinho non ci siamo dati nessuna mano perché io non ho discusso con nessuno, è un problema di ruoli che vanno rispettati e le regole vanno rispettate. La partita era Lazio-Roma, la Roma era ospitata. È come se lei a casa sua arriva un ospite e si comporta in una certa maniera. Una volta che l'arbitro fischia la partita è finita, se qualcuno dimentica questi atteggiamenti sbaglia, non è portatore di valori sportivi".

Lazio, Lotito e la fede biancocelste

Tornando al successo del derby e ai festeggiamenti: "Ho festeggiato il derby come tutti gli altri momenti, le partite si vincono e si perdono, ma c'è grande soddisfazione azione della squadra e sostegno dei tifosi. Un bicchiere di vino? Sono a dieta, mi sono ingrassato troppo. Sono aumentato parecchio e sto cercando di diminuire soprattutto per motivi di salute. Il calcio non è solo risultato sportivo o economico. Quando entrai in questo sistema dissi che il calcio era didascalico e moralizzatore, essere di aiuto alle persone meno fortunate". Infine fa chiarezza sulla sua fede calcistica: "Io tifoso della Roma? No, è una voce falsa messa in giro per screditarmi, io sono laziale da quando avevo 5 anni".

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