La Lazio è chiamata a riscattare un avvio di campionato non troppo esaltante, ma nel match valevole per la quarta giornata della Serie A 2024/2025 affonterà l'ottimo Hellas Verona. Sono solo 4 i punti racimolati dalla squadra allenata da Baroni, che sarà il grande ex. Una vittoria, un pareggio e una sconfitta, ma la sosta potrebbe aver aiutato il tecnico a sistemare le situazioni che non hanno funzionato nelle ultime gare. Nella conferenza stampa che precede la partita, il mister ha toccato diversi argomenti, dalle emozioni per la prima contro i veronesi alla condizione dei suoi ragazzi.
Lazio-Hellas Verona, parla Baroni
Si ritorna dopo la sosta per le nazionali, durante la quale "la squadra ha lavorato bene, hanno lavorato i ragazzi che sono rimasti e abbiamo messo del lavoro importante - afferma Baroni -. Abbiamo reintegrato piano piano i nazionali, anche se qualcuno ha viaggiato molto è sempre gratificante andare in nazionale. Credo che l'entusiasmo di aver partecipato con la nazionale questo dà la possibilità di essere pronti come gli altri. La squadra si è ricompattata negli ultimi giorni ma ha fatto un buon lavoro".
Per il tecnico si tratta del primo incrocio con il suo recente passato. Tra emozioni e ricordi, c'è da affrontare un avversario insidioso: "Arriva un Verona in salute con grande condizione fisica e che ha ottenuto risultati importanti con grandi prestazioni. Sappiamo delle difficoltà della partita, ma la squadra è preparata. Conosco i ragazzi, per noi sarà una gara difficile. Parto dal presupposto che quando sai di aver dato tutto, forse anche qualcosa in più, ti rimane la bellezza dell'esperienza vissuta, ma nel calcio bisogna voltare pagina e dovremo fare una partita di altissimo livello".
Per battere i veronesi "la squadra deve fare la miglior partita possibile ed è quello che mi aspetto. Abbiamo avuto una settimana e mezzo di lavoro e mi aspetto una prestazione di altissimo livello, dando continuità al secondo tempo contro il Milan. Dobbiamo ripartire da lì, per fare quello che vogliamo non ci devono essere battute d'arresto a livello di prestazione. Per far questo occorre la miglior partita possibile".
Le difficoltà in avvio di gara hanno messo in difficoltà i biancocelesti: "Questa è una cosa che mi fa in*****re e la squadra lo sa. La squadra deve stare attenta ogni minuto, ogni situazione da fermo o palla fuori è potenzialmente pericolosa, faremo di tutto che non avvenga ancora questa circostanza. Col Milan la squadra è partita benissimo fino a quella palla inattiva dove per la prima volta il Milan ha superato la metà campo. Non dobbiamo più avere questi cali".
Ma i ragazzi stanno "lavorando sugli equilibri e sono convinto che non sia un problema di quanti giocatori offensivi abbiamo in campo. L'importante è correre e sacrificarsi, preferisco avere sempre un giocatore offensivo in più in campo".
Sul presunto "duello" in porta tra Provedel e Mandas: "Non so chi ha tirato fuori questo tema, ma è un non problema. Abbiamo due portieri forti, Provedel è il titolare e gode della fiducia mia e di tutta la squadra. È un professionista di altissimo livello e non ci sono problemi. La fortuna è quella di avere un altro ragazzo giovane e molto bravo come Mandas che ha davanti il futuro, ma io amo sempre specialmente in quel ruolo non mettere in discussione le gerarchie".
Baroni su Castrovilli, Gila e Gigot
È arrivato il turno di Castrovilli? "Sicuramente in una di queste gare Gaetano va in campo, dopo la gara di domani abbiamo tre trasferte e giocheranno tutti. Per me i cinque cambi sono fondamentali e voglio che incidano per fare la differenza. Devono fare bene e chi entra dopo paradossalmente è più importante di chi parte. Va cambiato il meccanismo di titolari e riserve".
Su Gila e Gigot: "Gigot è leggermente indietro fisicamente perché lavorava a parte all'Olympique. Non è un problema di condizione, ha personalità ed esperienza e questo non rappresenta un problema. Gila sta benissimo, non bene, devo fare delle riflessioni perché è un giocatore fondamentale per noi e devo valutare come sta dopo questo doppio infortunio. Sta bene ed è pronto".
Mentre sul ruolo di Noslin: "A me non piacciono giocatori statici, mi piacciono giocatori che possono svariare e Noslin lo scorso anno ha fatto gol in tutte le posizioni. È chiaro che deve giocare con spensieratezza, ho rivisto la partita col Milan e si sono viste le pressioni su alcuni ragazzi. Dobbiamo crescere tutti insieme, Noslin può giocare in tutti e tre i ruoli dell'attacco e anche sotto la punta, poi durante la settimana i giocatori li muovo perché devono capire come muoversi nelle varie zone del campo".