Baroni orgoglioso: "Voglio che la Lazio giochi sempre con questa mentalità”

Il tecnico della Lazio ha commentato ai microfoni di Dazn la vittoria interna per 3-0 contro il Bologna

Marco Baroni ha commentato ai microfoni di Dazn la sesta vittoria di fila della Lazio in campionato, arrivata dopo aver battuto 3-0 il Bologna. Il tecnico biancoceleste ha dichiarato: «Cosa mi rende orgoglioso? Ci sono tante cose. La squadra, come detto dall’inizio, mi piace perchè c’è voglia di giocare un calcio offensivo. La squadra lo fa con coraggio, con personalità ed è l’aspetto più bello. Siamo contenti per i risultati, per la società e i tifosi. Voglio una squadra che crei una forte identità, che giochi sempre con questo piglio e questa mentalità». Poi su Lazzari ha aggiunto: «Deve stare sereno. Ha corsa ed energia, io gli dico di andare forte, di andare addosso. Noi abbiamo bisogno anche di Marusic che ci sta dando tanto. Sono diversi, abbiamo bisogno di spinta e sostegno sugli esterni. Oggi faccio i complimenti anche a Pellegrini. Mancava Tavares che è importante, ma al di là di tutto la squadra ha iniziato con una personalità che ha messo in difficoltà un Bologna forte, che aveva perso poco. L’abbiamo indirizzata dal punto di vista mentale».

Baroni: "Atmosfera meravigliosa"

«Io vengo da campionati dove ho sempre avuto bisogno di tutti. Io alleno tutti, non lascio indietro nessuno. I ragazzi mi seguono, lo vedo negli allenamenti. La squadra ha gradito questo, io lo rafforzo sempre di più. Bello pensare a 22 titolari, dobbiamo farlo per essere all’altezza in ogni partita». Poi sui tifosi della Lazio ha affermato: «Atmosfera qui meravigliosa, tutte le volte sono sempre sorpreso. Quando parlavo di emotività da trasferire sugli spalti si avverte. Questo ci piace, vogliamo continuare su questa strada».

Le parole di Lotito

Anche il presidente Claudio Lotito è intervenuto ai microfoni di Dazn dopo Baroni: "Per quanto concerne il ruolo dell'allenatore, è la persona giusta al posto giusto e al momento giusto. Pensavamo che fosse la persona adatta per le nostre esigenze. Le scelte dei giocatori hanno ricalcato la scelta dell'allenatore. Abbiamo creato una famiglia, dovevamo vincere e convincere e l'abbiamo fatto, ristrutturando un po' l'ambiente e ricreando entusiamo. Le persone che c'erano prima si erano un po' adagiate, ora ce ne sono altre che hanno fame, che considerano la Lazio un punto di arrivo e non di partenza. Non ci facciamo prendere dall'euforia, ma attraverso il lavoro, il sacrificio e con questo clima, possiamo portare grandi risultati. Forse sono stato io ad aver ritardato alcuni avvicendamenti perché ero molto attaccato a persone che potessero rappresentare la Lazio. Oggi c'è un ciclo nuovo, con persone diverse, motivate, che devono mantenere l'umiltà. Ma non abbiamo fatto nulla. Ora ci aspettano momenti difficili con tanti scontri diretti. E poi bisogna guardare come si evolverà la nostra situazione in Europa. Guardiamo partita dopo partita con questo profilo".

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