ROMA - Pari tra le polemiche per la Lazio che all'Olimpico non va oltre lo 0-0 contro il Ludogortes, ma recrimina per un rigore negato dall'arbitro nonostante il richiamo al Var. Al termine del quinto appuntamento del girone di Europa League, il tecnico Marco Baroni analizza così il primo pari dopo quattro vittorie consecutive: "Nel primo tempo poco veloci, loro molto bassi. La squadra è stata brava a gestire le preventive, ma se non la sblocchi è dura. Ottimo secondo tempo con voglia, determinazione e qualità, purtroppo non è arrivato il gol. Queste partite devi sbloccarle, sennò ti innervosisci. Mi dispiace che siamo stati sempre nella metà campo avversaria, ci servirà sicuramente questa partita". Sull'episodio di Isaksen che lo ha fatto arrabbiare in panchina: "L'arbitro dalla prima immagine che ha visto scuoteva la testa, e questo è già un dato. Se guardate le immagini si vede subito e si sentiva che non avrebbe cambiato idea. Comunque va bene, dobbiamo accettare, mi è piaciuta la reazione".
Baroni e lo Scudetto: "Ci siamo lanciati una sfida"
Baroni continua l'analisi: "Ho tentato anche di invertire gli esterni perché eravamo sempre bassi, serviva una maggiore velocità di azione. Creare dentro non era facile, erano schierati a 6. Nel primo tempo abbiamo sbagliato a provare troppo dentro senza andare sull'esterno. Però va bene, non è facile, si arriva da partite ravvicinate e prepararle non è facile. Sono anche partite dove l'avversario non dà ritmo, diventano partite fastidiose se non fai gol, ci serve la giocata importante per sbloccarla". Poi sul sogno Scudetto con la sua Lazio nei piani alti della Serie A: "Quello da giocatore è stato meraviglioso, con questi ragazzi ci siamo lanciati una sfida che rinnoviamo ogni giorno. Dobbiamo crescere anche con queste partite, non abbiamo concesso un tiro in porta, siamo stati sempre alti e aggressivi. Io voglio lavorare con loro e creare step di crescita. Qualcuno deve ancora crescere, è un percorso che conosciamo, ma siamo già un pezzo avanti ed è merito loro".