Fabiani, la stoccata a Juve e Milan: "Se ti muovi così vuol dire che..."

La valutazione del dirigente biancoceleste sulle mosse di mercato delle due squadre a gennaio
Fabiani, la stoccata a Juve e Milan: "Se ti muovi così vuol dire che..."© Getty Images

Con la chiusura del calciomercato invernale, la Lazio ha presentato ufficialmente  Arijon Ibrahimovic, Oliver Provstgaard e Reda Belahyane in conferenza stampa. Un evento a cui ha partecipato anche Angelo Fabiani, direttore del club biancoceleste, che si è espresso così sul tema rinnovi: "Non penso che ci siano impellenze, ora chiuso il mercato si può lavorare su qualche situazione che può emergere. Abbiamo il buon Pedro che ha 28 anni, a Braga l'ho visto come uno di 28 anni e non di 37. È andato in scadenza e gli è stato rinnovato il contratto. Chi si comporta bene la società non farà mancare un nuovo contratto. Marusic e Mandas sono meritevoli di attenzioni e di adeguamento da una parte e di rinnovo dall'altra, detto che Marusic si rinnova automaticamente di un anno".

Fabiani: "Esclusione Pellegrini? Scelta di Baroni"

Il dirigente si è subito espresso sull'esclusione di Luca Pellegrini dalla lista Serie A"È una situazione estremamente complessa perché dovrebbe essere trasferito alla Juventus, con la Juve che poi dovrebbe cedere definitivamente il giocatore. La vedo una soluzione abbastanza difficile e complicata, atteso che ufficialmente non abbiamo avuto nessuna richiesta. La valutazione di mettere in lista alcuni giocatori spetta al tecnico in base alle esigenze, certamente avallata dalla società. Se è emerso che Pellegrini non fa parte della lista in Serie A è una scelta ponderata a 360 gradi dal tecnico, avallata dalla società per cui si è presa questa strada. Poi ci possono essere i se e i ma, ma nella vita con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Ci sono dei percorsi da affrontare e poi ci sono delle idee che possono essere giuste o sbagliate. Basic fino a tre giorni prima era in procinto di andare alla Cremonese e non è voluto andare, poi c'è stato il Sassuolo e non si è fatto nulla, ma noi lo avremmo dato. Poi l'allenatore fa delle valutazioni, pensa che il ragazzo possa tornare utile e io non posso entrare nella sua testa. Devo assecondare le sue richieste, questo non significa che la società non avalla. La società va dietro alle indicazioni del tecnico, così come in alcune circostanze è il tecnico ad andare dietro alle indicazioni della società. Se avessimo preso Nesta il tecnico sarebbe stato più contento, ma abbiamo una linea guida su dei giovani che possono diventare giocatori importanti. Ci hanno chiesto diversi giocatori, anche lì il tecnico ha messo il veto e noi abbiamo avallato in linea con la coerenza che abbiamo. Non vogliamo smantellare, ma puntellare e rinforzare la squadra. Questo è quello che accade a gennaio, poi a luglio si apre un nuovo modo di fare mercato. Se dovesse andar via Castellanos dovrò prendere un giocatore migliore, la società non andrà mai a indebolire l'organico. Noi in estate lo dico francamente potevamo mettere in tasca un qualcosa come 100 milioni di euro facendo delle cessioni, abbiamo detto di no perché abbiamo fatto delle considerazioni tra il presidente, il direttore e l'allenatore per rispettare la piazza. I veri acquisti nel mercato di riparazione sono state le permanenze di alcuni calciatori".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabiani: "Juve e Milan rinforzate? Avevano sbagliato qualcosa"

Spazio poi alla corsa Champions League, con Juventus e Milan che si sono rinforzate per raggiungere l'obiettivo: "È una domanda difficile, alla 23esima giornata siamo in un'ottima posizione. Abbiamo iniziato un ciclo triennale, non si potrà valutare questo ciclo in pochi mesi ma in almeno tre anni. Oggi siamo soddisfatti di aver fatto alcune scelte, non erano semplici e ci stanno dando delle soddisfazioni. Mi auguro che questo avvio di campionato possa confermare tutto quello fatto fino ad oggi. Altre squadre si sono rinforzate, ma io devo guardare in casa Lazio. Se le altre sono ricorse in maniera massiccia sul mercato evidentemente non ha funzionato qualcosa. Non voglio fare pronostici perché poi vengono sovvertiti. Oggi c'è una forbice che si è vista, c'è un trend che abbiamo visto da questa squadra. Se si continua con l'umiltà e il lavoro ci possiamo togliere delle soddisfazioni, ma non possiamo mai abbassare la guardia. In questo campionato ci sta che l'ultima renda difficile la vita alla seconda. Sono già in tensione per la partita di domenica contrro il Monza, conosco il calcio e so che spesso se sottovaluti qualche squadra quei punti non li recuperi più. Speriamo di aver fatto tesoro di alcune cose".

Fabiani: "Provstgaard seguito da agosto"

Fabiani ha anche analizzato Oliver Provstgaard, il nuovo rinforzo in difesa: "Il 25 agosto in una gara di Superliga mandai a vedere Provstgaard, questo sta a significare che era un giocatore da noi già attenzionato e che avevamo scovato tra i tanti profili che osserviamo durante lo scouting. È chiaro che poi va visto dal vivo, quello che fa vedere il video non dà mai la completezza. Lo mandai a vedere ad agosto da un nostro osservatore e ci confermò le nostre percezioni sul giocatore. Non è stato mai lontano dalla Lazio, poi ci sono altre cose che distolgono ma quando stringi la mano al procuratore, al giocatore e alla società sei sicuro che il ragazzo verrà alla Lazio. Ero super tranquillo. La lista la consegneremo a breve, sono state fatte delle riflessioni con l'allenatore. Non bisogna alterare equilibri che fin qui hanno fatto la differenza all'interno dello spogliatoio. Più tardi saprete i calciatori messi in lista UEFA. Le operazioni? L'ho detto in tanti modi, il calcio si può fare in tanti modi. Conosco tutte le dinamiche e i tranelli, oltre che i segreti di questo mondo. Quando dico che il mercato è un poker allargato intendo proprio che ognuno bleffa a proprio modo. Il mercato si può fare gettando i soldi, perché i soldi non sono i tuoi e non hai rispetto per la gente, ma lo stesso mercato lo puoi fare con le idee. Lo scorso anno lo si è visto con le operazioni Rovella e Pellegrini, così come quest'anno con Provstgaard e Belahyane. Non significa che non abbiamo pagato, perché poi i soldi verranno versati e i giocatori saranno pagati. Così facendo però si evitano problematiche e sanzioni, Reda e Oliver sono due giocatori di proprietà della Lazio presi a titolo definitivo. L'unico è Ibrahimovic perché il Bayern non voleva darcelo alle nostre condizioni, ma abbiamo fatto l'operazione in prestito con diritto di riscatto e il Bayern si è tenuto un controriscatto. Se faccio un'operazione e mi viene messo un controriscatto io sono sempre perdente, per questo faccio un'altra operazione. Nel caso di Provstgaard e Belahyane non c'è alcun controriscatto, ma abbiamo riservato una piccola percentuale di futura rivendita. Il Bayern voleva il controriscatto e aveva altre vedute, poi la differenza la farà il calciatore. Se dovesse trovarsi bene può rimanere qui alla Lazio e questo può essere un elemento a nostro favore. Il Bayern non ha rifiutato questa formula, ma tiene a questo giocatore e ha spinto per avere questo controriscatto. Vedremo a fine anno cosa verrà fuori. Sugli altri non c'è nulla da eccepire, sono giocatori della Lazio. Abbiamo trovato formule giuste come negli anni precedenti".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ibrahimovic: "Alla Lazio farò vedere le mie qualità"

Spazio quindi alle domande per i calciatori, partendo da Arijon Ibrahimovic"Sicuramente la posizione che preferisco è centrale, ma posso essere posizionato ovunque nel reparto offensivo e farò vedere le mie qualità. Mi sono allenato tantissimo in questo periodo dove ho giocato meno, purtroppo non ho avuto molte possibilità al Bayern. Posso migliorare nel lavoro, posso lavorare più intensamente e giocare con maggiore continuità. Ho parlato con il direttore e con il mister, credo che avrò la mia possibilità ma tutto dipenderà da me. Se mi allenerò bene e darò dei segnali positivi potrò trovare spazio. Dipende da me e lo farò. Idoli al Bayern? Sicuramente un ambiente del genere ti dà grande motivazione per raggiungere gli obiettivi che hanno raggiunto giocatore come Thomas Muller e Harry Kane. Mi ispiro a loro e sicuramente voglio arrivare a quei livelli".

Belahyane: "Alla Lazio per il progetto"

Reda Belahyane ha invece parlato così del suo trasferimento alla Lazio"La Lazio è il primo club con cui avevo parlato. Mi è piaciuto molto il progetto, conoscevo i francesi che giocano qui. È un club ambizioso come dimostra il cammino in Europa League e in campionato, è il club giusto per un giovane come me. Conosco già Baroni dai tempi di Verona, ha molta fiducia in me e abbiamo parlato tanto. Mi ha detto cosa devo migliorare per prendermi il posto. In un centrocampo a tre preferisco giocare da regista al centro, nel centrocampo a due mi troverei bene in entrambe le posizioni. La Lazio ha sempre giocato così e quindi mi adatterò al meglio. Essendo giovane devo migliorare in tante cose, sicuramente il colpo di testa e aggiungere fisicità per essere un mediano di livello internazionale. Derby? Sono cresciuto a Parigi in condizioni non facili, non ho paura di niente e neanche del derby. Le chiacchiere rimangono delle chiacchiere, io penso che bisogna lavorare ed essere umili. Sono qui alla Lazio e voglio vincere tutte le partite, magari anche vincere l'Europa League ed entrare in Champions League. Idolo? Il giocatore che nomino sempre è Ngolo Kanté perché è umile e un grande lavoratore".

Provstgaard: "Essere alla Lazio è un sogno"

Infine Oliver Provstgaard"Sicuramente arrivare dalla Danimarca è un grande salto, ma mi sentivo pronto per farlo. Ero il capitano del Vejle anche se giovanissimo, sono umile e avrò la pazienza di conoscere la Serie A e la Lazio. È un grande salto, ma fa parte del percorso per diventare un grande giocatore. Sono venuto qui con la consapevolezza che devo ancora crescere, già in Danimarca stavo lavorando sulla mia fisicità. Qui in Serie A dovrò crescere fisicamente e a livello di forza, sono giovane e dovrò essere paziente, so di non essere perfetto. Devo strutturarmi a livello muscolare per affrontare al meglio gli attaccanti in Serie A. Per me è un sogno essere qui e diventare un giocatore della Lazio".

WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE

 

 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Con la chiusura del calciomercato invernale, la Lazio ha presentato ufficialmente  Arijon Ibrahimovic, Oliver Provstgaard e Reda Belahyane in conferenza stampa. Un evento a cui ha partecipato anche Angelo Fabiani, direttore del club biancoceleste, che si è espresso così sul tema rinnovi: "Non penso che ci siano impellenze, ora chiuso il mercato si può lavorare su qualche situazione che può emergere. Abbiamo il buon Pedro che ha 28 anni, a Braga l'ho visto come uno di 28 anni e non di 37. È andato in scadenza e gli è stato rinnovato il contratto. Chi si comporta bene la società non farà mancare un nuovo contratto. Marusic e Mandas sono meritevoli di attenzioni e di adeguamento da una parte e di rinnovo dall'altra, detto che Marusic si rinnova automaticamente di un anno".

Fabiani: "Esclusione Pellegrini? Scelta di Baroni"

Il dirigente si è subito espresso sull'esclusione di Luca Pellegrini dalla lista Serie A"È una situazione estremamente complessa perché dovrebbe essere trasferito alla Juventus, con la Juve che poi dovrebbe cedere definitivamente il giocatore. La vedo una soluzione abbastanza difficile e complicata, atteso che ufficialmente non abbiamo avuto nessuna richiesta. La valutazione di mettere in lista alcuni giocatori spetta al tecnico in base alle esigenze, certamente avallata dalla società. Se è emerso che Pellegrini non fa parte della lista in Serie A è una scelta ponderata a 360 gradi dal tecnico, avallata dalla società per cui si è presa questa strada. Poi ci possono essere i se e i ma, ma nella vita con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Ci sono dei percorsi da affrontare e poi ci sono delle idee che possono essere giuste o sbagliate. Basic fino a tre giorni prima era in procinto di andare alla Cremonese e non è voluto andare, poi c'è stato il Sassuolo e non si è fatto nulla, ma noi lo avremmo dato. Poi l'allenatore fa delle valutazioni, pensa che il ragazzo possa tornare utile e io non posso entrare nella sua testa. Devo assecondare le sue richieste, questo non significa che la società non avalla. La società va dietro alle indicazioni del tecnico, così come in alcune circostanze è il tecnico ad andare dietro alle indicazioni della società. Se avessimo preso Nesta il tecnico sarebbe stato più contento, ma abbiamo una linea guida su dei giovani che possono diventare giocatori importanti. Ci hanno chiesto diversi giocatori, anche lì il tecnico ha messo il veto e noi abbiamo avallato in linea con la coerenza che abbiamo. Non vogliamo smantellare, ma puntellare e rinforzare la squadra. Questo è quello che accade a gennaio, poi a luglio si apre un nuovo modo di fare mercato. Se dovesse andar via Castellanos dovrò prendere un giocatore migliore, la società non andrà mai a indebolire l'organico. Noi in estate lo dico francamente potevamo mettere in tasca un qualcosa come 100 milioni di euro facendo delle cessioni, abbiamo detto di no perché abbiamo fatto delle considerazioni tra il presidente, il direttore e l'allenatore per rispettare la piazza. I veri acquisti nel mercato di riparazione sono state le permanenze di alcuni calciatori".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...