La Lazio di Maurizio Sarri vince e convince. Allo 'Stadio Olimpico' di Roma la partita termina col punteggio di 2-0 a favore dei padroni di casa, che dopo un primo tempo scialbo e privo di emozioni, mette in mostra tutte le sue qualità nell'ultima mezz'ora di gioco. Isaksen prima - al 66' - e Zaccagni negli ultimi istanti del match - al 91' - mettono ko il club di Fabio Pisacane, costretto a raccogliere la seconda sconfitta consecutiva dopo quella con il Sassuolo. Chi sorride è Sarri, che agguanta l'ottavo posto in classifica e raggiunge quota 15 punti, incastonando il sesto risultato utile consecutivo nella striscia d'imbattibilità biancoceleste. Al termine della partita, il tecnico toscano ha commentato la prestazione dei suoi, sottolineando come la Lazio sia pienamente coinvolta in un'importante processo di crescita.
Sarri: "Mi sembra che i ragazzi stiano crescendo"
"È una vittoria che dà segnali di crescita. Il Cagliari era da agosto che non perdeva in trasferta. Doveva essere una partita complicata ed è stata così. Ne siamo venuti a capo da squadra matura, che ha spinto sull'acceleratore quando c'era da spingere e ha saputo soffrire quando c'era da soffrire. Mi sembra che i ragazzi stiano crescendo e che il nostro obiettivo di costruire una base su cui costruire una squadra competitiva stia andando avanti". Così Maurizio Sarri ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria della Lazio per 2-0 contro il Cagliari nella 10^ giornata di Serie A. "Da quando metto gli stessi titolari non prendiamo gol? Non è che in questo momento possiamo fare tante variazioni - sottolinea il tecnico biancoceleste -. Ne abbiamo sei o sette in infermeria, c'era un po' di preoccupazione per la terza partita settimanale perché abbiamo potuto cambiare poco. La squadra sta diventando mentalmente forte, è chiaro che per essere competitiva ad alti livelli manchi un pochino di qualità. È una squadra che dà gusto allenare, perché mi segue e butta in campo quello che ha", conclude Sarri. Sul finale, il siparietto con Zenga: "Cosa scrivo sul taccuino? Cazzate. Sono impressioni da campo, mi scrivo il minuto. E domani, a ricostruire la partita invece di cinque ore ce ne metto due. Una volta risposi che scrivevo la lista della spesa per mia moglie".