ROMA - La serata no di Balotelli continua nel dopopartita ai microfoni di Sky. L'attaccante del Milan attacca chiunque provi a rivolgergli una critica. "Non ho capito la sostituzione - esordisce Supermario - ma siccome in studio dicono che non sono un top player, forse è per quello". Per primo ci prova Marocchi, che gli contesta di muoversi poco e di farsi anticipare sempre. "Chi sta parlando? Risponde Balotelli, che poi parte in quarta. Marocchi? Secondo me non capisci di calcio, non sono d'accordo, non capisce niente di calcio, fidatevi di me". Provano a intervenire anche Boban e Panucci, ma Balotelli non vuole sentire ragioni. "Non è bello ciò che dico? non mi interessa, penso di essere un giocatore normalissimo, non ho mai detto altro, e se devo essere un fuoriclasse ci vuole tempo". Ma allora perchè il suo talento non riesce a esprimersi pienamente? "La ragione non è quella che dite voi -ha risposto Balotelli -, voi state sempre a parlare, poi me la dovrò vedere con il mister per i movimenti, se sono arrivato una volta davanti alla porta ci sarà un motivo". Ma Balotelli riesce a fare autocritica? "Voi parlate sempre di Mario Balotelli - è stata la replica -: quando vince il Milan è merito di Mario e se perde è colpa mia. Io lo accetto, ma non serve a niente dire queste cose qua. Io un patrimonio? Non serve a niente parlare di queste cose".
SEEDORF SU BALOTELLI - "Ho scelto di togliere Balotelli, ma quando è uscito non mi ha detto niente di che. Non dobbiamo sempre analizzare tutti i perché, quando c'è da sottolineare qualcosa di negativo su 'Balo' voi siete sempre pronti ma, al di là dei gesti a caldo, poi si parla e si risolve". Mario Balotelli non ha litigato soltanto con gli opinionisti di Sky, visto che ci sono state anche 'scintille' con Clarence Seedorf dopo che il tecnico lo ha sostituito al 23' st delle partita contro la Roma. Ma, sempre dai microfoni di Sky, l'allenatore del Milan tende a sdrammatizzare. "Cosa ci siamo detti con Balotelli? Niente di che, è tranquillo ed è tutto ok - dice Seedorf -. Se era nervoso? No, mi sembrava giusto dare spazio a Pazzini. Siete sempre pronti a esaltare gli aspetti negativi di Balotelli, veniva da settimane positive sia come gol che come comportamento. Oggi non è riuscito, ma non è successo a". "Vivo negli spogliatoi da tanti anni, con Taarabt si è già chiarito - ha aggiunto il tecnico -. Succede di dirsi qualcosa in campo, siamo d'accordo che preferiremmo non vederli, ma quando succede poi si risolve tutto". Sul suo futuro nel Milan Seedorf ha risposto così: "sono domande che dovete fare al signor Galliani. Io conosco la mia posizione a livello contrattuale. Siamo abituati a un Milan che fa la differenza a livello societario in queste cose, ma in questo momento queste domande non vanno fatte a me. So perché sono stato chiamato e cercherò di dare tutto quello che ho fino alla fine".
SEEDORF SU BALOTELLI - "Ho scelto di togliere Balotelli, ma quando è uscito non mi ha detto niente di che. Non dobbiamo sempre analizzare tutti i perché, quando c'è da sottolineare qualcosa di negativo su 'Balo' voi siete sempre pronti ma, al di là dei gesti a caldo, poi si parla e si risolve". Mario Balotelli non ha litigato soltanto con gli opinionisti di Sky, visto che ci sono state anche 'scintille' con Clarence Seedorf dopo che il tecnico lo ha sostituito al 23' st delle partita contro la Roma. Ma, sempre dai microfoni di Sky, l'allenatore del Milan tende a sdrammatizzare. "Cosa ci siamo detti con Balotelli? Niente di che, è tranquillo ed è tutto ok - dice Seedorf -. Se era nervoso? No, mi sembrava giusto dare spazio a Pazzini. Siete sempre pronti a esaltare gli aspetti negativi di Balotelli, veniva da settimane positive sia come gol che come comportamento. Oggi non è riuscito, ma non è successo a". "Vivo negli spogliatoi da tanti anni, con Taarabt si è già chiarito - ha aggiunto il tecnico -. Succede di dirsi qualcosa in campo, siamo d'accordo che preferiremmo non vederli, ma quando succede poi si risolve tutto". Sul suo futuro nel Milan Seedorf ha risposto così: "sono domande che dovete fare al signor Galliani. Io conosco la mia posizione a livello contrattuale. Siamo abituati a un Milan che fa la differenza a livello societario in queste cose, ma in questo momento queste domande non vanno fatte a me. So perché sono stato chiamato e cercherò di dare tutto quello che ho fino alla fine".
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