Mr. Bee già al lavoro per il Milan

Dubai, Bangkok e Pechino: una volta partito dall’Italia, è subito andato dai possibili investitori
Mr. Bee già al lavoro per il Milan© ANSA

MILANO - Bee Taechaubol non ha perso tempo e ha la ferma intenzione di rispettare la time-table, della quale già conosce tutti i punti, per far si che si arrivi al closing per l'acquisizione del 48% del Milan per 480 milioni. Il broker cino-thailandese, fin dal viaggio che lo ha portato da villa San Martino a Malpensa, ha iniziato una lunga serie di telefonate con i suoi partner cinesi e non, i quali sono stati informati fin da subito del buon esito del vertice avuto con i massimi esponenti di Fininvest. Anche nella tappa di Dubai e successivamente in quelle di Bangkok e Pechino, Bee ha lavorato alacremente, ancor più conscio del fatto che questa nuova proroga - stimata in 4-6 settimane - è la più importante della sua carriera, visto che tutti vogliono che l'affare vada in porto.

TASK FORCE E SPONSOR - A tal proposito, tutto il suo team composto da 50 persone sparse tra Thailandia, Cina, Abu Dhabi, Londra, Ginevra, Lugano e Milano hanno rimesso giù la testa per produrre in tempo utile i documenti necessari a far si che tutte le pratiche vengano sbrigate nei tempi concordati con Fininvest. I due investitori principali che fanno parte della cordata, la CITIC Bank (incontrata ieri da Bee a Pechino) e l'ADS Security di Abu Dhabi, sono state costantemente aggiornate su ogni singolo dettaglio della vicenda e traspare sempre un grande ottimismo sul buon esito dell'affare. Un affare che interessa talmente tanto in Cina che alcuni grossi marchi, riconducibili ad alcuni magnati locali, sono già pronti a investire nel Milan con importanti sponsorizzazioni, in quanto il brand e l'appeal del club di via Aldo Rossi, a quelle latitudini, viene ancora apprezzato molto e viene ritenuto un importante traino per espandere quei marchi anche nei mercati occidentali. E non è nemmeno da escludere che qualcuno di questi potenziali sponsor decida di investire una somma così elevata da affiancare Emirates sulle maglie da gioco e nel merchandising ufficiale della squadra, la cui commercializzazione nei paesi asiatici sarebbe di piena competenza di Bee.

QUESTIONE BORSA - La quotazione futura del Milan nelle borse asiatiche, però, non è una priorità. Bee e Fininvest, per il bene del club rossonero, vogliono completare l’operazione. Una volta completato il deal, con un assetto societario ridisegnato in ogni minimo dettaglio (Taechaubol diventerà vice presidente), allora si parlerà di quotare il Milan sui mercati del far east, con Fininvest e la cordata di Bee che dovranno immettere sul mercato la stessa percentuale di azioni con la possibilità, mai affrontata in tutte le riunioni fin qui svolte, di un eventuale cambio dell’azionista di maggioranza. Ma questo aspetto, come detto, non viene considerato primario dalle parti, concentrate a calendarizzare al meglio le scadenze che dovranno portare al closing che consentirebbe a Fininvest anche di rientrare dell’investimento di 90 milioni fatto in estate per il mercato così come è probabile che una parte dei soldi venga reinvestita nella sessione invernale dei trasferimenti per rendere più competitiva una rosa che, a detta di molti, necessita ancora di qualche tassello per poter ambire ad uno dei tre posti che regalano un pass per la Champions.

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