Berlusconi avvisa il Milan: «Imperativo Champions»

Il presidente rossonero: «Dobbiamo tornare protagonisti nel mondo. La crisi Juve? Non posso rispondere»

MILANO - Per la seconda volta nell'arco di una settimana, Silvio Berlusconi ha fatto visita alla squadra a Milanello. Ieri il presidente ha pranzato con i dirigenti di Publitalia, ma alle 14, prima di sedersi a tavola con i suoi ospiti, ha salutato la squadra nella sala del camino, poi verso le 16.20 è sceso sul campo centrale dove ha seguito gli ultimi 10 minuti dell'allenamento e lì si è poi intrattenuto col tecnico serbo. Presidente, la Champions è a soli 5 punti. «La Champions per noi è un imperativo categorico. Non possiamo, come Milan, stare fuori dalle semifinali e dalle finali di Champions. E anche il progetto che abbiamo con la commercializzazione del marchio nei paesi orientali, prima di tutto in Cina, è una cosa che si può fare soprattuto se il Milan rimarrà ancora sugli scudi, cioè se resterà protagonista in Europa e nel Mondo».

Le ultime due vittorie hanno riportato il buon umore? «C'è un progressivo miglioramento, soprattutto abbiamo abbandonato certi schemi di gioco che non funzionavano e ci stiamo avviando verso lo schema classico del Milan, con un calcio ragionato, pallone a terra e possesso palla. Adesso l'allenatore ha provato un'ala destra e una sinistra con una sola punta centrale. Vediamo come va questo schema, poi quando riavremo Balotelli e Menez ritorneremo alle due punte. Purtroppo Menez, il migliore dell'anno scorso, ha un problema alla schiena ed è un gran peccato perché contavamo molto su di lui e pensavamo di avere una bella forza offensiva con il francese dietro le punte, Balotelli e Bacca».

A gennaio potremmo vedere in attacco anche Boateng? «E' importante che le ginocchia stiano bene. A me Boateng è sempre piaciuto e lo vedo da anni come centravanti perché non ha paura di tirare in porta e lo fa da ogni posizione. E' strutturato fisicamente e mentalmente per essere un ottimo centravanti. Poi lo hanno sempre fatto giocare in mediana e vabbè... Comunque vediamo come risponderà il suo fisico: abbiamo un contratto che prevede un impegno della società solo dopo un periodo di prove che diano un risultato positivo».

Nelle ultime gare è cresciuto Bertolacci. «E' migliorato molto, ci siamo parlati. Gli ho detto che ci aspettavamo un altro Bertolacci, ma da domenica scorsa è effettivamente migliorato. Mi dicono da Genova che anche lì faceva fatica a inizio campionato e che si affermava da ottobre in poi: ora che ottobre è finito, si deve affermare anche qui».

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