Mihajlovic: «Per vincere con la Lazio, serve un super Milan»

L'allenatore rossonero: «All’Olimpico vincono sempre, per batterli dovremo fare la nostra migliore prestazione stagionale»

CARNAGO - Dopo aver perso con Fiorentina, Inter e Napoli, il Milan è al quarto esame con una grande del campionato. Un esame di maturità per la squadra di Sinisa Mihajlovic che, dopo aver sfruttato in pieno il bonus dato dal doppio match casalingo con Sassuolo e Chievo, ora è chiamato a fare una partita da vero Milan anche contro un avversario, la Lazio, che punta alla Champions. «Il Milan con tredici squadre parte favorito e, se gioca da Milan, vince. Con le altre, parte alla pari: noi andiamo a Roma cercando di vincerla, sapendo che affrontiamo una squadra che ne ha vinte otto su otto e che per batterli dovremo fare la nostra migliore prestazione stagionale - spiega Sinisa Mihajlovic - sappiamo, altresì, che abbiamo le qualità per batterli e che abbiamo voglia di fare una grande partita. Perdere? Non dobbiamo fasciarci la testa prima di rompercela: sono forti ma hanno i loro punti deboli. Siamo consapevoli di poter giocare alla pari con chiunque se abbiamo l’atteggiamento giusto. Cosa mi dà fiducia? Io sono sempre stato fiducioso e, più tempo passa, più fiducia ho, ora dobbiamo solo pensare a fare il massimo dei punti poi i conti li faremo alla fine». Berlusconi ha “ordinato” un posto in Champions: «Il nostro obiettivo è questo, sappiamo che ora ci sono squadre che stanno meglio, questo non significa che sarà così per tutto il campionato. Quando recupereremo i giocatori in attacco e avremo la possibilità di variare i moduli, potremo divertirci di più. Noi non abbiamo mai avuto Menez, solo ora torna Niang e Balotelli ha giocato appena due partite. Questo è il momento per stringere i denti e soffrire, se sapremo soffrire adesso, alla fine ci divertiremo. Dopo la partita con il Chievo ho letto alcuni giudizi negativi: nel primo tempo potevamo far meglio nella fase di possesso, ma quando le critiche sono offensive, non ci sto: le parole sono importanti e devono essere usate nel modo migliore. Io non sono qua ad aspettare che qualcuno offenda me o i miei giocatori. La rinascita di Alex? I centrali hanno fatto bene, questo però coincide con il cambio di sistema di gioco che ci permette di stare più stretti tra le linee». Chiusura con una battuta «La Juve? Ho già tanti problemi in casa mia... E comunque meglio stare avanti a loro che dietro».

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