Milan, il calvario di Balotelli preoccupa Mihajlovic

La pubalgia non gli dà tregua: forse sarà necessaria l’operazione

MILANO - Ancora 51 giorni e Mario Balotelli potrà dire addio a un anno, il 2015, tutt'altro che ricco di soddisfazioni. La pubalgia che lo attanaglia da fine settembre, si è trasformata da un problema lieve, controllabile, a un calvario senza fine che rischia di condurlo sotto i ferri, con un'assenza che a quel punto diventerebbe assai più lunga. Di sicuro, oggi, è difficile ipotizzare un ritorno in campo di Supermario entro l'ultima gara del 2015, il 20 dicembre a Frosinone.

DILEMMA OPERAZIONE - La pubalgia, si sa, è un infortunio rognoso, di difficile gestione. Le scuole di pensiero sono diverse e anche nella storia recente si trovano giocatori guariti dopo settimane o mesi, chi con una terapia conservativa, chi con un intervento chirurgico. E questo è il grande dubbio che in questo momento sta attraversando le teste di tutte le parti in causa, ovvero Balotelli, il suo agente Mino Raiola, il Milan e il Liverpool, proprietario del cartellino. La situazione è delicata e dopo il consulto in Danimarca col chirurgo Per Holmich non si è ancora presa una decisione definitiva. Si sta ragionando su quale sia il percorso migliore per Mario che puntava molto su questa stagione, sia per rilanciarsi dopo un periodo difficile a Liverpool, sia per tentare di convincere Antonio Conte a riportarlo in nazionale per gli Europei.

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