Milan-Inter a Bari conta solo per Mihajlovic

Dopo la figuraccia nel Berlusconi, il tecnico non sentiva il bisogno di un altro confronto con l’Inter in una settimana cruciale per il futuro

MILANO - Ancora un derby - se ne sentiva realmente il bisogno? -, ancora un esame per Sinisa Mihajlovic. Perché si fa presto a dire che quello di stasera dalle 18 a Bari sarà solo un semplice triangolare con i padroni di casa ("Trofeo San Nicola", nessuna diretta televisiva a causa della concomitanza con due gare di Champions), ma è chiaro che dopo lo scialbo 0-0 di due settimane fa con l'Atalanta e il "ko" con la Juventus di sabato sera, il Milan sia ritornato a vivere un nuovo momento di tensione. La classifica è quella che è - i rossoneri settimi a 20 punti, 10 in meno dell'Inter e a 8 dalla zona Champions -, così come l'umore di un Silvio Berlusconi descritto fra l'amareggiato e il furente. Mihajlovic per ora non rischia, ma sa bene come da qui a Natale la società si aspetti risultati, ovvero 12 punti con Sampdoria, Carpi, Verona e Frosinone. Vietato sbagliare e fare brutte figure in amichevole.

FUTURO DA 4-4-2 - La sconfitta per 1-0 contro le riserve (e i ragazzini...) dell'Inter nel "Trofeo Berlusconi" di fine ottobre ha lasciato delle scorie. O meglio, ha creato non pochi imbarazzi a Mihajlovic in quel frangente, visto che il presidente rossonero non gradì per niente la sconfitta nella gara di famiglia. Memore di quanto accaduto - il Milan schierò le prime linee - e consapevole dell'importanza della sfida di sabato sera a San Siro con la Sampdoria di Vincenzo Montella (un allenatore che, se non avesse avuto quella famosa clausola di rescissione con la Fiorentina, oggi forse sarebbe proprio sulla panchina rossonera), Mihajlovic per la trasferta in Puglia - partenza ora 11 da Malpensa, Milan e Inter (Mancini ha selezionato 22 giocatori di cui 11 Primavera) viaggeranno insieme - ha deciso di non convocato chi ha giocato contro la Juve più Luiz Adriano (ci sarà solo Donnarumma). La non presenza della punta brasiliana è un indizio su quello che potrebbe accadere contro la Sampdoria, ovvero il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2, invocato dallo stesso Berlusconi fin dalla sosta di ottobre e rimandato per mancanza di attaccanti. Adesso che Mihajlovic ha recuperato completamente Niang, il nuovo sistema di gioco può essere adottato, anche perché il Milan contro la Juve - ma non solo, visto le statistiche generali del campionato - al di là dello scarso gioco offensivo offerto, ha confermato di tirare pochissimo verso la porta e dunque c'è la necessità di perseguire altre vie per trovare il gol e una conduce alla riproposizione della coppia Bacca-Luiz Adriano che tanto bene aveva fatto in estate.

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