È Bacca-Niang la coppia che lancia il Milan

Mihajlovic ha trovato il duo perfetto, solo Higuain e Insigne segnano più di loro
È Bacca-Niang la coppia che lancia il Milan© www.imagephotoagency.it

MILANO - Una coppia che funziona e che sta aiutando il Milan a consolidare la sua posizione in zona europea. Carlos Bacca e M'Baye Niang si stanno integrando molto bene nel 4-4-2 di Sinisa Mihajlovic e i risultati di questo loro feeling si vedono in campo sia con i gol, sia con gli assist. E pensare che, a inizio stagione, forse il solo Sinisa Mihajlovic aveva già intuito quanto questa coppia potesse funzionare, ma l'infortunio al piede del francese gli ha impedito di poter iniziare prima questa conoscenza tecnica che, oggi, è uno dei punti cardine della rinascita milanista. La genesi del tutto ha una data ed una partita precisa: Milan-Sampdoria del 28 novembre 2015. In quell'occasione, Niang trovò i suoi primi gol in campionato con la casacca rossonera sulle spalle, con Bacca che gli concesse di calciare il rigore del provvisorio 2-0, salvo poi rimanere a bocca asciutta in quanto si divorò, sul 4-0, la rete della possibile cinquina.

FEELING CRESCENTE - Eppure, da quella sfida, l'empatia tecnica tra i due attaccanti è cresciuta giorno dopo giorno, in allenamento a Milanello e anche in partita, con Niang che per indole e caratteristiche tecniche, ha spesso cercato l'assist per il compagno di reparto, vero e proprio killer delle aree di rigore visto che la sua media realizzativa rispetto ai tiri effettuati nello specchio della porta si aggira, dopo la rete di mercoledì sera al Palermo, attorno al 35%, un dato impressionante. Ma Bacca e Niang, nell'arco delle partite, si cercano molto salvo poi eseguire quei movimenti che gli permettono di essere pericolosi nella zona calda. I frutti di questo lavoro sinergico sono i 14 gol complessivi messi a segno tra campionato e coppa Italia, 8 realizzate dal "Peluca" e 6 dal francese, che sta iniziando a trovare quel feeling con il gol che aveva scoperto con una certa frequenza nei suoi sei mesi in prestito al Genoa e che al Milan, invece, sembrava essersi fermato sul celebre palo di Barcellona.

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