Serie A Milan, è Romagnoli l’anti Berardi

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MILANO - Zavorrrato per lunghi tratti della stagione da una difesa imbarazzante, il Milan sembra aver riacquistato un equilibrio fondamentale per risalire la classifica. E poter, adesso, persino intravedere un clamoroso sorpasso cittadino sui cugini. Ma siccome il calcio, come peraltro anche la vita, si diverte spesso a giocare piacevoli scherzetti, ecco che si sta verificando un simpatico paradosso: quando la difesa faceva acqua ovunque, Mihajlovic aveva in pratica le scelte obbligate e come pescava, pescava male. Ora che il reaprto si è arretrato, c’è esattamente il problema opposto: ovvero tre uomini tutti in forma eccellente (Romagnoli, Alex e Zapata), tra i quali sceglierne solo due. Sapendo che il rischio di errare è sempre in agguato.

IL RIENTRO - Certamente domani toccherà a Romagnoli prendere posto nella formazione titolare. Almeno per quanto riguarda il campionato, sarà un rientro a tutti gli effetti, visto che l’ex romanista è rimasto fuori nelle ultime due giornate. Ma in effetti, ha già testato almeno in parte la sua condizione martedì in Coppa Italia, contro l’Alessandria. In realtà, Mihajlovic non avrebbe alcun motivo per cambiare la difesa che così bene ha fatto a Napoli e poi contro il Torino, concedendo poco o nulla agli avversari. Ma per come si sono messe ormai le cose in casa Milan, l’esclusione del giovanissimo Romagnoli farebbe molto più rumore rispetto ai veterani Zapata o Alex: perché è su di lui che la società sta costruendo il futuro. Su lui e Donnarumma, ovviamente.

RISCHIO BERARDI - Sarà bene che Mihajlovic non sbagli la scelta dei difensori, visto che dall’altra parte ci sarà colui che è ritenuto un autentico spauracchio per i rossoneri. Domenico Berardi non è solo colui che ha segnato quattro gol in una sola partita al Milan, provocando di fatto l’esonero di Allegri. Berardi di gol ai rossoneri ne ha segnati complessivamente otto, sette dei quali nello stadio di casa. E in settimana, parlando ai microfoni di Sky Sport, ha non solo detto che il poker al Milan è uno dei ricordi più belli della sua carriera, ma anche che segnare ai rossoneri continua a essere tra i suoi obiettivi principali. Un motivo in più perché la difesa milanista stia particolarmente in guardia, domani pomeriggio.

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