Milan: più di mille persone ai funerali di Cesare Maldini 

Paolo, commosso, stretto dall'abbraccio della famiglia e dei suoi tanti ex compagni in rossonero presenti per la cerimonia alla basilica di Sant'Ambrogio a Milano
Milan: più di mille persone ai funerali di Cesare Maldini © www.imagephotoagency.it

MILANO - Con tre brevi applausi che hanno rotto un composto silenzio, un migliaio di persone ha accolto il feretro di Cesare Maldini alla basilica di Sant'Ambrogio, dove sarà celebrato il funerale dell'ex bandiera del Milan e ct della Nazionale. Tanti tifosi e appassionati fuori dalla chiesa, dentro molte persone che hanno condiviso momenti di vita e di calcio con Maldini e con suo figlio Paolo, arrivato assieme alla famiglia, visibilmente commosso. Fra gli altri Teo Teocoli, il comico che fece di Cesare una celebre imitazione, Silvio Berlusconi,  il presidente di Mediaset Confalonieri, quello della Lega Serie A Beretta, l'ad del Milan Galliani, l'allenatore Mihajlovic, Montolivo, Abbiati, gli ex rossoneri Ambrosini, Clarence Seedorf, Shevchenko, Massaro, Brocchi, Galli e Serginho, il vicepresidente dell'Inter Zanetti, gli ex nerazzurri Suarez, Pagliuca e Toldo, l'ex arbitro Casarin e l'ex allenatore Scala. Diverse le corone di fiori all'ingresso della basilica, fra cui quelle da parte della Juventus, della Figc, dell'Associazione allenatori e dell'ad del Milan, Barbara Berlusconi.

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LE PAROLE DEI PRESENTI - Un Shevchenko in lacrime: «E' un momento difficilissimo. Condoglianze alla famiglia Maldini. E' un grande. La famiglia Maldini è una famiglia incredibile». Fabio Cannavaro: «E' lui che mi ha portato in Under 21, è lui che mi hadato tanto. Oggi è una giornata tristissima. Avrebbe potuto dare ancora tanto al calcio» Beppe Marotta: «Da bambino quando vedevo le prime partite vedevo le gesta di Maldini e di Picchi. Da allenatore trasmetteva tranquillità. E' una mancanza nel mondo del calcio. Avremmo avuto ancora tanto bisogno di un personaggio come lui». Gigi Di Biagio: «Mi scusavo per il rigore sbagliato ai Mondiali, ma lui mi sorrideva». Nevio Scala: «Mi voleva un bene dell'anima. Abbiamo giocato tante volte controlo ricordo come una persona elegante nell'anima. Era una persona straordinaria, altre parole sarebbero superflue». Daniele Massaro: «Ero molto giovane quando l'ho conosciuto ai mondiali dell'82. Da quel momento più che un allenatore è stato un secondo padre». 

MARADONA - «Condoglianze - si legge sul profilo Facebook dell'ex fuoriclasse - al mio amico Paolo Maldini per la morte di suo padre, grande uomo e gran professionista»

 

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