© www.imagephotoagency.itMILANO - In vista della sfida di domenica contro il Palermo, Vincenzo Montella ha parlato ragionando su quella che è la sua idea di squadra e di attacco, affermando di volere una distribuzione del gol in modo tale che si giochi per la squadra e non solo per andare in rete, al di là della normale propensaione degli attaccanti. Per quanto concerne l'astinenza da gol di Bacca vorrebbe che il colombiano facesse qualcosina in più, mentre pesa l'assenza di Niang che costringgerebbe il tecnico ad "alzare Bonaventura, forzare Luiz Adriano, avanzare Mati o spostare uno tra Honda e Suso".
BONAVENTURA SU MONTELLA TUTTO SU MILAN
LA SFIDA - "È una patita insidiosa e difficile", così ha definito Montella la partita contro il Palermo chiedendo ai suoi giocatori massima aggressività in vista di un incontro con una squadra che "ha delle idee, anche se le sta portando avanti con fatica". Quello di domani, inoltre, è per Montella quasi un derby visto l'incontro con Alessandro Diamanti, giocatore che ha allenato e che "ha grande mestiere e qualità. Anche per questo dovremo essere abbastanza scaltri". Poi aggiunge: "Non ci possiamo permettere di sottovalutare nessuno. Non possiamo accontentarci della sufficienza ma dobbiamo allenarci e giocare sempre al massimo delle nostre potenzialità. Dovremo pareggiare il furore agonistico del Palermo. Senza il massimo dell'aggressività, senza stanare le loro trame rischiamo di fare una brutta figura".
BONAVENTURA SU MONTELLA TUTTO SU MILAN
LA SFIDA - "È una patita insidiosa e difficile", così ha definito Montella la partita contro il Palermo chiedendo ai suoi giocatori massima aggressività in vista di un incontro con una squadra che "ha delle idee, anche se le sta portando avanti con fatica". Quello di domani, inoltre, è per Montella quasi un derby visto l'incontro con Alessandro Diamanti, giocatore che ha allenato e che "ha grande mestiere e qualità. Anche per questo dovremo essere abbastanza scaltri". Poi aggiunge: "Non ci possiamo permettere di sottovalutare nessuno. Non possiamo accontentarci della sufficienza ma dobbiamo allenarci e giocare sempre al massimo delle nostre potenzialità. Dovremo pareggiare il furore agonistico del Palermo. Senza il massimo dell'aggressività, senza stanare le loro trame rischiamo di fare una brutta figura".
LA SOCIETÀ - "Noi dobbiamo pensare solo al campo. E questo può essere un vantaggio per noi" Il tecnico non vuole essere coinvolto nelle vicende societarie, mentre parla di Berlusconi come molto presente e sempre pronto a dare consigli su come migliorarsi: "Se lui spende tempo per parlare con l'allenatore vuol dire che è dentro la situazione attuale".
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