© www.imagephotoagency.itCANAGO (VARESE) - Il grande campione che viaggia verso i 40 anni, il grande talento che non ne ha ancora 18 e che è in scadenza di contratto di lì a 18 mesi. Gli elementi per un ideale passaggio di consegne a fine stagione tra Gigi Buffon e Gigi Donnarumma, un anno fa di questi tempi c’erano tutti. Con il contorno che lavorava proprio in questa direzione: perché il Milan era già immerso nei suoi mille problemi finanziari dal quale, pare, non essersi ancora sollevato nemmeno adesso che pure ha cambiato proprietà; perché Raiola, che con la Juventus aveva da poco messo a segno il colpaccio Pogba al Manchester United per 110 milioni di euro, con aggiunta di ricca commissione per lui, sarebbe stato ben contento di portare il suo enfant prodige agli ordini di Allegri; perché già si era intuito che il manager poco amava gli entranti cinesi, e ancor meno Fassone e Mirabelli. Restava solo da definire la tempistica: nel senso che Buffon, alla vigilia dei Mondiali 2018, non poteva certo accontentarsi di un anno da comprimario. Ma nemmeno Donnarumma avrebbe potuto trascorrere la stagione più spesso in panchina. (...)