Milan, Gattuso e il paragone con Nereo Rocco: «Che orgoglio»

Il tecnico dei rossoneri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell'impegno casalingo con il Sassuolo: «De Zerbi può fare male»
Milan, Gattuso e il paragone con Nereo Rocco: «Che orgoglio»© LAPRESSE

MILANO - "I tifosi si convincono con le prestazione e i risultati. A Roma erano in 5000, volevo ringraziarli. Dobbiamo essere bravi noi a interpretare bene la gara col Sassuolo, a partire col piglio giusto. Pensiamo gara dopo gara, domani sarà fondamentale per noi" sono le parole di Gennaro Gattuso in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Sassuolo, impegno dei rossoneri nel prossimo turno di Serie A. L'allenatore ha dichiarato: "A livello fisico stiamo bene. In questo momento è non pensare quello che ci stiamo giocando, mancano 14 partite e dobbiamo pensare che saranno 14 finali. Poi vedremo dove arriveremo".

ACCOSTAMENTO CON ROCCO - Poi, sul paragone con Nereo Rocco e la possibilità di preparare una partita con l'obiettivo del pareggio: "Sono orgoglioso di essere stato paragonato a Rocco. L'Atletico Madrid sono anni che gioca così. Contro la Lazio abbiamo sbagliato a livello tecnico. Non è vero che abbiamo preparato la partita per pareggiarla, spiegatemi come si fa. Adesso ci piace difendere tutti insieme e tenere la squadra corta".

SUSO E CUTRONE - L'allenatore del Milan si è soffermato su Suso e Cutrone: "Suso? Per me ci sta che un giocatore può attraversare un momento di appannamento. Per me Suso non è un problema. E' stato un mese fermo, a livello fisico sta pagando qualcosa, ma deve stare tranquillo perchè ha tutte le qualità per darci una grande mano. Cutrone deve lavorare con entusiasmo e voglia. Sembra scontato, ma è entrato con l'Atalanta e con l’Empoli. La questione non è Piatek, ma che stiamo giocando con una sola punta. Lui deve continuare perché nel calcio poi vieni ripagato. Lui non è un problema, quando uno sta col muso vuol dire che ci tiene. L'importante è avere rispetto di chi fa parte del Milan e lui non ha mai sbagliato su questo aspetto. Io vedo un ragazzo che ride e sta bene con i compagni".

SASSUOLO - Gattuso ha analizzato l'avversario di domani, il Sassuolo di De Zerbi: "De Zerbi lo conosco bene, il Sassuolo ha giocatori importanti che sanno giocare la tipologia di calcio che vuole Roberto. E’ una squadra che se non la rispetti ti può fare male  Una settimana in cui abbiamo speso tanto, a livello tecnico abbiamo fatto molta fatica. La cosa più importante è dare continuità alla fase difensiva e al nostro gioco".

ANDRE SILVA - "Volevo Andre Silva? Questa è una domanda da fare a Maldini, Leonardo e Gazidis. Per ora è un giocatore del Siviglia che ha un diritto di riscatto. Io ho fatto di tutto per farlo rimanere, così come con Locatelli. Poi quando un giocatore prende una decisione bisogna rispettarlo. André è forte e può crescere. Al Milan non ha giocato con grande continuità ma l'ho sempre ritenuto un calciatore interessante" è il pensiero di Gattuso su Andre Silva, ex attaccante del Milan passato in estate al Siviglia.

DIFENSORI - Un commento sulla difesa e sui singoli difensori, da Romagnoli a Caldara: "Alessio ha rinnovato otto mesi fa, è un giocatore importante ed è il capitano del Milan. Per me ha ancora grandi margini di miglioramento. Romagnoli è felice al Milan, è orgoglioso di indossare la fascia. Fa piacere che le grandi mettano gli occhi sui nostri giocatori, ma sono sicuro che Alessio continuerà qui. Caldara? Stamattina si è allenato con la Primavera e domani giocherà 50-55 minuti con loro. Non so se giocherà con noi, spero di dargli presto la possibilità di scendere in campo. Vediamo come andrà il test di domani".

PIATEK E PAQUETA' - Poi, sui nuovi arrivi di gennaio, Paquetà e Piatek: "Un consiglio a Paquetà? Di riposare. Perché ha giocato tanto e deve riposare. In questo momento forse si preoccupa troppo della fase difensiva, deve giocare con maggiore naturalezza, ma è una cosa che si può migliorare. Piatek? Ci sta che in una partita non abbia segnato. Lo vedo sorridente, quando è qui si impegna sempre. L'ho visto sempre uguale, non è diverso".

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