Milan, Gattuso: «Non siamo morti. Il mio futuro? Dovevo rimanere in silenzio»

Alla vigilia della sfida contro l'Udinese, l'allenatore ha parlato in conferenza stampa: «Qualificarsi in Champions League sarebbe come vincere lo Scudetto»
Milan, Gattuso: «Non siamo morti. Il mio futuro? Dovevo rimanere in silenzio»© LAPRESSE

MILANO - Dopo le sconfitte contro Inter e Sampdoria, il Milan di Gennaro Gattuso è pronto a rialzare la testa. I rossoneri apriranno il programma della 30ª giornata di Serie A nell'anticipo del turno infrasettimanale contro l'Udinese e alla vigilia del match contro i friulani l'allenatore ha parlato in conferenza stampa.

Corsa alla Champions League: statistiche e calendario a confronto

QUARTO POSTO - Vincere contro l'Udinese è troppo importante per l'allenatore: "Per noi è una gara fondamentale, siamo costretti a vincerla. Dobbiamo entrare in campo con voglia, ma anche con tranquillità. Ci stiamo giocando qualcosa di molto importante. Arrivare in Champions sarebbe come vincere lo Scudetto. Nelle ultime due gare siamo andati sotto dopo pochissimi minuti e questo ci ha penalizzato inevitabilmente. La squadra è viva e pronta a reagire. Ho fiducia in questo gruppo. Dobbiamo stare tranquilli e pensare partita dopo partita".

MOMENTO NO - "Veniamo da due risultati negativi - ha dichiarato Gattuso -, ma il gruppo e la squadra sono vivi. Non è il nostro miglior momento, ma ce la mettiamo tutta. Non siamo morti". E sull'arbitraggio dell'ultima partita con la Samp ammette: "Non cerchiamo alibi. Bisogna capire anche gli arbitri che andiamo a incontrare. Orsato fischia poco, tante volte bisogna anche saper parlare con i direttori di gara e in questo dobbiamo crescere. Con la Sampdoria ci sono stati due episodi limite, ma bisogna accettarli e credo alla buona fede degli arbitri".

RAPPORTO CON LEONARDO - Spesso si è parlato del rapporto tra Gattuso e Leonardo: secondo i media i due non avrebbero un buon rapporto, ma Gattuso risponde: "Abbiamo sempre remato tutti dalla stessa parte. Sono tranquillo ma non perché ho parlato con Leo e Paolo. In questo momento l'unione che c'è tra noi nessuno può metterla in dubbio. La stampa scrive, ma solo io so quello che ci diciamo. Tra di noi c'è massimo rispetto. Il mio problema in questo momento è riuscire a tornare in Champions".

A TESTA ALTA - "Penso che sia contro l'Inter e contro la Sampdoria - prosegue Gattuso - abbiamo fatto bene nei secondi tempi. Il problema non è il calo di rendimento di Piatek, ma come approcciamo alle partite. In questo momento penso a tutta la squadra, come metterla in condizione di giocare bene". Come uscire, dunque da questo periodo no? "Per superarlo bisogna vincere. Sono tranquillo anche se qualcuno mi prenderà per pazzo, ma è davvero così. Dobbiamo iniziare meglio le partite. Nei secondi tempi contro Inter e Samp abbiamo fatto meglio che in altre partite in cui abbiamo vinto. Sono tranquillo per quello che si respira nello spogliatoio".

FUTURO - Si parla sempre di un suo possibile addio nella prossima estate e di problemi con la dirigenza, ma Gattuso dichiara: "In questo momento la cosa più importante è il club. Si può parlare di tante cose, ma la squadra è sopra tutto. Il Milan è una grande società e resta la cosa più importante. Ho sbagliato a dire quella cosa, si dice che non vado d'accordo con la dirigenza, ma la cosa fondamentale è il bene del club".

CRITICHE A DONNARUMMA - Dopo l'errore che ha deciso la partita contro i blucerchiati, Gattuso è tornato sull'argomento Donnarumma: "Le critiche è giusto che ci siano. Gigio ci ha messo la faccia e si è assunto la responsabilità. È un errore che ci può stare, capita. Mi piace come ha gestito la situazione, così come ho apprezzato molto le parole di Conti. Questo vuol dire che il gruppo è sano".

AMBIENTE OK - Gattuso è tornato anche sulla lite tra Biglia e Kessie di qualche settimana fa: "Dopo il ritorno dalla nazionale Frank ha abbracciato Lucas davanti a tutti. Hanno avuto una discussione, hanno sbagliato a farlo davanti a tutti, ma non c'è nessun problema adesso. Ha fatto qualcosa che ci ha fatto rimanere male, ma non c'è nessuna punizione. Sa di aver sbagliato, ci siamo rimasti male ma non è per quello che non ha giocato. Aveva fatto troppi pochi allenamenti dopo il suo rientro".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Milan, i migliori video