© Marco Canoniero
MILANO - Milan, benvenuto nel club. Nel club dei... club che non sanno ancora chi sarà il tecnico della prossima stagione. La Juventus, l’Inter, la Roma, la Lazio, forse anche l’Atalanta: tutti a guardarsi intorno, magari anche con obiettivi comuni, per la prossima panchina. E il Milan non è da meno: se fino a qualche settimana fa il futuro di Rino Gattuso era legato a filo doppio ai risultati, adesso, invece, nemmeno la qualificazione in Champions League (la possibilità di vincere la Coppa Italia è evaporata in una sera di fine aprile sotto i colpi della Lazio) potrebbe cambiare il corso di una storia già scritta. Tante certezze sull’addio di Gattuso, tantissime incertezze sul suo possibile sostituto. Certo, il fatto che a oggi ancora non si sappia se il Milan farà la Champions, o l’Europa League, o paradossalmente sia escluso addirittura dall’Europa, non aiuta. Nè per fare il mercato, nè, tanto meno, per capire chi si siederà in panchina. In assenza di indicazioni precise, l’impressione è che in questo momento, al Milan, sia di moda il profilo giovane. ovvero un tecnico emergente, o che sappia lavorare con i giovani, indipendentemente dal profilo anagrafico. Possibilmente con un po’ di esperienza internazionale, se il Milan dovesse fare una qualsiasi competizione europea. In questo gruppo, tre sono i nomi sui quali i dirigenti del Milan si sono concentrati. Eusebio Di Francesco ha molte delle qualità indicate prima: è giovane, lavora con i giovani, ha esperienza internazionale avendo disputato la Champions League con la Roma. Piace a Leonardo, che lo sta promuovendo in società, ma con discrezione, visto che in questo momento bisogna far finta di essere concentrati solo sulla stagione in corso.