Rebic, primo giorno di scuola

Il croato oggi a lezione di Milan: non sarà facile conquistare una maglia
Rebic, primo giorno di scuola© LAPRESSE

MILANO - Se ieri è stato il primo giorno di scuola per oltre 7 milioni di studenti, oggi lo sarà, in pratica, per il solo Ante Rebic. Ma è una scuola speciale, quella alla quale si è iscritto l’attaccante croato: è quella del Milan e il suo primo giorno di scuola lo trascorrerà a Milanello, cercando di imparare più in fretta possibile tutti gli insegnamenti di Giampaolo. E’ stato preso in extremis, Rebic: ultimo giorno di mercato, scambio alla pari con Andrè Silva senza che il Milan o l’Eintracht sborsassero un solo euro. E a giugno 2021, i due giocatori, se non ci saranno modifiche in questi mesi, torneranno nelle rispettive società di appartenenza, trattandosi in sostanza di due prestiti gratuiti. Rebic non ha così avuto tempo di conoscere il nuovo ambiente, essendo subito ripartito per raggiungere la nazionale croata, con la quale ha giocato anche ieri sera: 86 minuti in campo, senza segnare e chiudendo pure con un pareggio contro l’Azerbaigian, risultato molto sorprendente che rallenta la corsa della sua Croazia verso la fase finale degli Europei 2020.

Ma la nazionale, ormai, è già il passato. E tale rimarrà fino alla prossima sosta, a metà ottobre. Un mese di studio matto e disperatissimo del Milan, per cercare di guadagnare posizioni nelle gerarchie di Giampaolo, ben sapendo di partire dalle retrovie. A cominciare, appunto, da oggi, quando varcherà per la prima volta i cancelli di Milanello, cercando di capire subito il motivo per cui il Milan, alla fine, si sia deciso a fare lo scambio con il portoghese. Se cioè sia stato l’unico modo per liberarsi di Andrè Silva, accettando comunque il compromesso di prendersi a carico un altro giocatore, allora per lui potrebbe non essere così semplice ritagliarsi uno spazio. Ipotesi non del tutto campata in aria, visto che fino all’ultimo si è cercato di cedere l’attaccante lusitano senza contropartite. Ma potrebbe anche essere, invece, che la società abbia capito di non poter affrontare tutta la stagione con una sola punta centrale, ossia Piatek, e che quindi sia stata una scelta più propositiva, anche alla luce del cattivo inizio di stagione del polacco. In questo caso, il problema sarà più che altro capire dove sarà utilizzato, e non se.

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