TORINO - Dopo i due successi consecutivi contro Parma e Bologna, sembrava esser tornato il sereno in casa Milan, ma prima il pareggio interno contro il Sassuolo e poi la sonora sconfitta di ieri contro l'Atalanta (5-0), hanno tolto entusiasmo a una squadra che stava mostrando dei segnali di miglioramento. Gianni Rivera, ex bandiera del club, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch'io Sport su RadioUno per commentare il difficile avvio di stagione dei rossoneri: "C'è qualcosa che va corretto, che va valutato con grande attenzione. La squadra ha buoni valori, abbastanza per un'altra posizione di classifica, e il risultato di ieri è un po' esagerato. C'è qualcosa da correggere ma se non sei dentro, non puoi sapere cosa". Situazione complicata anche a livello societario: "Elliott dovrebbe vendere? Sa benissimo cosa dovrebbe fare, non è il suo mestiere gestire società di calcio perchè è un fondo d'investimento e probabilmente sta cercando un acquirente ma non vuol perdere più di tanto - continua l'ex Golden Boy -. La situazione non è facile, la squadra non è così drammatica come valori ma forse la situazione ambientale è un po' strana ed è un peccato, il Milan merita di più".
Rivera su Giampaolo e il Pallone d'Oro vinto 50 anni fa
50 anni fa, 22 dicembre 1969, Rivera vinceva il Pallone d'Oro (primo italiano non oriundo): "È stato Il riconoscimento di un'attività importante per tutto il Milan. Oggi è diventato un premio più politico - prosegue - anche se quando vengono premiati Messi e Ronaldo non è che lo danno a due scarsi. Quando lo rivincerà un italiano? Se non vinci la Champions ti manca quel passo in più per avere un riconoscimento importante". Battuta finale su Giampaolo, tecnico scelto dalla società a inizio stagione per guidare la squadra ma esonerato dopo appena sette turni di campionato: "Quando qualcosa non funziona non ti resta che sperare che cambiando l'allenatore cambi qualcosa".