La classe di Zvone, il tutù del tedesco e Ibra

La classe di Zvone, il tutù del tedesco e Ibra© www.imagephotoagency.it

Il 13 aprile saranno passati tre anni, durante i quali il Diavolo non è mai stato così all’inferno. Il 13 aprile 2017 Silvio Berlusconi cedette il Milan a Li Yonghong che il 10 luglio 2018 l’ha ceduto al fondo d’investimento americano Elliott. Che il 14 giugno 2019 ha assunto Zvonimir Boban al Milan come Chief Football Officer (Cfo), cioè responsabile del coordinamento e della supervisione delle attività sportive, da non confondersi con il chief executive officer (Ceo), cioè l’amministratore delegato Ivan (pronuncia Aivan) Gazidis, già ad dell’Arsenal dal 2009 al 2018, periodo durante il quale i Gunners non hanno mai infranto il tabù della Premier che i Gunners non conquistano da sedici anni. Gazidis si è insediato in Via Aldo Rossi il 5 dicembre 2018 e non ha ancora vinto nulla. In compenso, ha segnato il più clamoroso autogol che potesse mai firmare a Milanello: cacciare due totem rossoneri come Boban e, a ruota, Paolo Maldini, per buttarsi fra le braccia di Ralf Rangnick, 61 anni, capo dello sport Red Bull con delega al calcio che da allenatore ha vinto una coppa di Germania, una Supercoppa e una Coppa di Lega tedesca. Rangnick, chi era costui? Si domandano milioni di tifosi rossoneri che assistono impietriti al nuovo ribaltone e si domandano come possa il Milan trattare così male uno come Boban e uno come Maldini. Come diavolo, absit iniuria verbis, sia possibile fare tutto questo dopo soli otto mesi di lavoro dei due dirigenti. Che razza di modo di fare sia questo: proprio adesso, proprio nel momento in cui Pioli sta facendo uno splendido lavoro, riportando in quota la squadra, Gazidis si lancia su Rangnick senza dire nulla né a Boban né a Maldini. Tanto che il primo, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, dichiara: «Non avvisarci è stato irrispettoso e inelegante. Una cosa non degna di questo club». La classe non è acqua, nemmeno nella vita e Zvone conferma di averne in misura direttamente proporzionale a quella che mostrava in campo. Come leggete in questa pagina, nel meraviglioso mondo di Rangnick c’è spazio anche per la Ruota della Sfortuna, dal tedesco fatta girare per punire i giocatori protagonisti di comportamenti inappropriati. L’ha raccontato Espn il 13 settembre 2018. Fra le misure escogitate dal futuro allenatore del Milan, l’obbligo di indossare il tutù da ballerina durante l’allenamento e per una settimana. Ibrahimovic non vede l’ora.

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