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MILANO - L’emergenza sanitaria scaturita dal Covid-19 sta cambiando le abitudini dei giocatori e anche le loro priorità in fatto di presente e futuro professionale. Ma riportando il focus sul campo, per quel che è possibile, va analizzato il momento di Theo Hernandez. Il terzino francese, tra dicembre e i primi di febbraio, era diventato uno dei tre uomini copertina del Milan, condividendo gli elogi e i titoli con Zlatan Ibrahimovic e Ante Rebic. Una stagione decisamente positiva la sua, che dopo aver trovato il posto da titolare, è andata sempre in crescendo, con sei gol segnati e una capacità di infiammare San Siro che mancava da tempo ad un calciatore milanista. Ma come spesso succede ai giovani, siano essi di talento o meno, ecco arrivare una prima fase di calo dopo settimane con il piede – letteralmente – sull’acceleratore. Il rendimento è calato e anche il suo atteggiamento in campo, inevitabilmente, è mutato. E le vicissitudini societarie non lo avrebbero lasciato indifferente. L’allontanamento di Boban lo ha colpito, così come a molti dei giocatori milanisti, e il dubbio che si insinua in questa vicenda è: come la prenderebbe Theo qualora Maldini, a fine stagione, non dovesse più far parte del Milan?
Domanda lecita
E’ un quesito che ha fondamenta ben precise. Theo Hernandez è stato il primo colpo puro di Paolo Maldini, che dopo il colloquio con il Real Madrid, lo ha incontrato e Ibiza, strappandogli il sì al progetto milanista. In tutte le dichiarazioni pubbliche rese, il terzino milanista ha sempre elogiato Maldini, indicandolo come uno dei suoi idoli e sottolineando quanto sia stato fondamentale quel pranzo estivo per portarlo in rossonero. Il legame tra i due è forte, con Theo che ha sempre sentito un forte senso di responsabilità verso Maldini e verso la maglia del Milan. Ma dopo aver perso Boban, altro punto di riferimento interno alla squadra, un’eventuale partenza di Maldini (che la proprietà vorrebbe trattenere, a maggior ragione se non dovesse arrivare Rangnick) potrebbe turbarlo.
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