Milan, la rivoluzione di Elliott

La catena di comando rossonera sarà affidata a due figure: Gazidis e Rangnick, che Singer vuole in panchina
Milan, la rivoluzione di Elliott© Daniele Buffa/Image Sport

MILANO - Ralf Rangnick, ieri pomeriggio, era sugli spalti della Red Bull Arena di Lipsia dove ha assistito al pareggio tra la squadra allenata dal suo delfino Julian Nagelsmann e il sorprendente Friburgo. Il professore, sempre più presente nelle cronache giornaliere legate al Milan, ha preso appunti durante l’arco dell’intero match e si sarà distratto, almeno per un pomeriggio, da quelle che sono le voci che lo riguardano. Che poi potrebbero diventare dei fatti concreti se verrà trovata la quadra definitiva sulle deleghe che gli dovranno essere riconosciute e sullo staff che vuole portare con sé a Milano. L’accentramento dei poteri dell’area sportiva nelle sue mani, renderebbe molto più snella e verticale la catena di comando all’interno del Milan. Va ricordato come la scelta di Rangnick arrivi direttamente da Gordon Singer e che è lui a volere che Ralf vada anche in panchina per guidare sia dal campo sia dalla scrivania l’ennesima rivoluzione tecnico-filosofico-economica del Milan.

L’asse portante del nuovo Milan, se tutto dovesse andare come secondo i piani, dovrebbe prevedere Ivan Gazidis come amministratore delegato e Ralf Rangnick a capo dell’intera area sportiva rossonera, il che comprenderebbe anche il lavoro nel settore giovanile, che si dovrebbe allineare alla filosofia di gioco della prima squadra.

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