MILANO - Sembra una società divisa in due, il Milan di oggi. Da un lato la dirigenza, o quel che rimane della dirigenza iniziale, ormai proiettata senza tanti scrupoli verso la prossima stagione e concentrata espressamente sul nuovo tecnico e su tutto quello che dovrà ruotare attorno a Ralf Rangnick. Dall’altro la squadra, che ormai da qualche giorno ha ripreso ad allenarsi a Milanello, con la sola esclusione di Frank Kessie, rientrato tardi per assenza di voli dalla Costa d’Avorio e costretto al momento alla quarantena, squadra che sta aspettando di capire se e quando ripartirà il campionato. Un campionato che non avrà più molto da dire, almeno a livello collettivo, ma che invece potrà dire qualcosa a livello individuale. Ed è ciò che sta cercando di far capire a tutti i calciatori Stefano Pioli, incurante del fatto di essere ormai di passaggio.