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MILANO - In attesa che domani ci sia una data certa per la ripartenza del campionato (a questo punto sarebbe davvero complicato immaginare una soluzione differente), Stefano Pioli cerca di mettere in campo le forze rimanenti, di raccogliere tutte le energie a disposizione e di ipotizzare la formazione che, almeno inizialmente, proverà il disperato tentativo di conquistare un posto in Europa per la prossima stagione. Se la strada era già in salita prima, con l’infortunio di Zlatan Ibrahimovic rischia di essere ancora più impervia. Sia a livello di rendimento, sia a livello di esempio e stimolo, lo svedese resta inarrivabile anche adesso, malgrado i suoi 38 anni. Ma cominciamo dalla difesa, dove le scelte appaiono più semplici. A cominciare da Gigio Donnarumma, che ripartirà da là dove lo avevamo lasciato, ovvero titolare inamovibile. Tre quarti della difesa, con Simon Kjaer, Alessio Romagnoli e Theo Hernandez, appaiono al momento intoccabili, anche se Mateo Musacchio è molto arrabbiato per il sorpasso effettuato dal danese.
Passando al centrocampo, entriamo nel reparto più ricco di dubbi e incertezze. L’impressione è che Pioli mantenga il suo 4-3-3, senza proiettarsi su soluzioni meno sperimentate come il 4-2-3-1. Rimanendo ancorato al vecchio modulo, l’impressione è che il terzetto prescelto potrebbe essere quello composto da Jack Bonaventura, Ismael Bennacer e Hakan Calhanoglu. Certo, siamo in presenza di un centrocampo piuttosto offensivo e poco di contrasto, perciò questa non sarà la soluzione adottabile sempre. Arrivando poi al reparto offensivo e alle dolenti note (già a pieno regime segna con il contagocce, quartultimo attacco di tutta la serie A per i gol segnati), qui è davvero tutto scontato.