Milan, Scaroni: "Arriva Rangnick? Decide Gazidis"

Il presidente del club rossonero: "Ad oggi abbiamo fiducia in Pioli e Maldini. ma non so quali siano i piani del Ceo"
Milan, Scaroni: "Arriva Rangnick? Decide Gazidis"© LAPRESSE

MILANO -  "Non so se arriverà un manager tedesco, noi abbiamo fiducia in Pioli che sta facendo bene ed è un serio professionista. Le scelte di management le fa Gazidis e io non so nemmeno quando parla con altri potenziali candidati, lascio a lui queste scelte. Ad oggi abbiamo fiducia in Pioli e Maldini". Lo ha detto Paolo Scaroni, presidente del Milan, ai microfoni di "Radio Anch'io Sport" su RadioUno, in riferimento al possibile approdo in rossonero di Rangnick. Di sicuro la strada per riportare il club in alto è ancora lunga. "Abbiamo fatto il grande sforzo di ridurre i costi, il nostro amministratore delegato si è dedicato molto a ridurre il costo dei nostri giocatori che era arrivato a cifre elevatissime. Continueremo in questo sforzo, per avere giocatori giovani con costi ragionevoli nel rispetto del fair-play finanziario: non vorremmo altre legnate. È un piano che ci porta ad avere obiettivi a medio-lungo termine. Il Milan viene da un lungo periodo di crisi, immaginare che la ripresa sia rapidissima è utopico".

La ripresa del campionato

Il presidente del Milan ha poi parlato del ritorno in campo, a partire dal 20 giugno con i recuperi della Serie A: "In Lega abbiamo sempre votato all'unanimità per la ripartenza, siamo sempre stati compatti per rimetterci a giocare il più presto possibile. Finalmente ripartiamo e speriamo di farlo bene". La settimana prima, poui, si ultimerà la Coppa Italia, con i rossoneri impegnati nel ritorno della semifinale contro la Juve dopo l'1-1 del Meazza. "Speravo si giocasse più in là, magari alla fine in modo da avere una ripartenza più dolce. Avere due partite adrenaliche dopo tre mesi di sosta è un rischio per i giocatori, è molto stressante. Capisco però il ministro che ha voluto le prime partite in chiaro per riportare tutti gli italiani dentro il mondo del calcio dopo tre mesi di astinenza. Spero che la partita del Milan sia il 12 e non il 13 giugno, stiamo a vedere ma sono ottimista". Tra l'altro non ci sarà nemmeno l'infortunato Ibrahimovic infortunato: "Ma speriamo di rivederlo presto in campo, le notizie sono incoraggianti. L'Europa? Spererei di arrivarci vincendo la Coppa Italia ma se non dovesse essere, continueremo a lottare in campionato".

I piani alternativi di Gravina

Per quanto riguarda le normative sulla possibile quarantena in caso di un nuovo positivo e sui piani B e C di cui ha parlato Gravina, Scaroni di esprime così: "Io sono focalizzato sul piano A e mi auguro che non ci sia bisogno né del piano B, né' del piano C. Immaginare poi un algoritmo che interpreti il calcio che ha in sé una imprevedibilità mi sembra uno sforzo titanico ma magari nuove matematiche e la nostra capacità di elaborare dati ci porterà a questo". Dal punto di vista del calciomercato, i cambiamenti saranno inevitabili: "Già il fair-play finanziario impedisce pazzie e noi come Milan non vogliamo bilanci in rosso. Questo ci porta a contenere i costi e ad aumentare i ricavi. Se non aumentiamo i ricavi è difficile avere i giocatori che vogliamo avere e in questo senso la priorità è il nuovo stadio, sul quale posso manifestare un qualche ottimismo viste le ultime dichiarazioni del sindaco Sala. Conserveremo le vestigia del Meazza ma abbiamo bisogno di un nuovo stadio adatto ai tempi. Avere due azionisti stranieri - il riferimento a Suning ed Elliott - che investono 1,2 miliardi di euro e confermano questo loro impegno mi sembra come il film di De Sica, 'Miracolo a Milano'".

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