MILANO - Sarà il peso dei 35 milioni di euro sborsati per portarlo al Milan; sarà la giovane età che spesso tradisce quando si cambiano abitudini e modi di vivere; sarà il calcio italiano, che mal gli si adatta, o solo un naturale periodo di ambientamento, peraltro vissuto anche da giocatori molto più affermati di lui. Fatto sta che Leao continua a essere un oggetto oscuro nel panorama calcistico rossonero. E lo è persino dopo aver finalmente segnato un gol, che gli mancava dall’11 gennaio scorso, ancora in trasferta, allora a Cagliari. Perché invece di rimboccarsi le maniche e pensare che aveva fatto il minimo indispensabile dopo troppi mesi di anonimato, si è invece messo a festeggiare in maniera irriverente, con il gesto delle mani alla bocca per indicare tutti coloro che parlano (la critica, ovviamente, cinica e bara).
Presuntuoso
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