MILANO - Dodici risultati utili consecutivi (nove vittorie e tre pareggi) sono bastati a Stefano Pioli per guadagnarsi la conferma sulla panchina del Milan. I rossoneri avevano già avviato i contatti con il tedesco Ralf Rangnick per prendere il suo posto alla guida del Diavolo ma, l'inversione di rotta nella seconda parte del campionato, ha fatto saltare il banco, concludendo con un nulla di fatto una trattativa lunga e travagliata. Al Milan Rangnick avrebbe avuto pieno poteri ma,il campo ha dato ragione a Pioli e dunque si continua con lui.
Milan, salta Rangnick: ufficiale Pioli fino al 2022
Milan, le parole di Rangnick
Il tedesco, in un'intervista al Süddeutsche Zeitung, è tornato sulla vicenda: "Il Milan da quando è ripreso il campionato ha fatto molto bene, con nove vittorie e tre pareggi, non sarebbe stato saggio andarci. Non importa da quale prospettiva si guarda tutto questo, se dalla mia o se da quella del club, non sarebbe stato saggio. Se mi mettessi nei panni dei milanisti, che si tratti di allenatori, direttori sportivi, giocatori o tifosi difficilmente avrei capito perché il Milan avrebbe voluto cambiare tutto dopo un periodo così positivo". Poi guarda al futuro: "Alla mia età sarebbe bello guidare un club che possa vincere titoli fin da subito. Nel quale non bisogna necessariamente costruire".