© © Roberto Garavaglia - ag. Aldo
MILANO - I controlli sono costanti, non ossessivi e a ogni tampone effettuato la speranza che percorre la schiena dell’ambiente Milan è che risulti negativo per due volte consecutive. Si vive così questo momento particolare di Zlatan Ibrahimovic, che insieme a Leo Duarte è in isolamento domiciliare dopo esser stato trovato positivo al coronavirus nel secondo giro di tamponi effettuati dopo la partita casalinga con il Bologna. Lo svedese è tranquillo, nella sua abitazione di Porta Nuova, completamente asintomatico e si allena costantemente tutti i giorni. E non è un caso che dopo aver saputo della positività, casa sua sia diventata una vera e propria palestra con tutto l’occorrente che gli serve per non perdere tonicità muscolare e forma fisica. La sua speranza, così come quella di Stefano Pioli con il quale è in contatto quotidiano così come con il resto della squadra, è che nei prossimi tamponi arrivi il primo semaforo verde e che il secondo possa arrivare subito dopo. Ciò vorrebbe dire essersi negativizzato e permettere a Ibrahimovic di evadere dalla sua quarantena milanese per poter tornare a disposizione di Stefano Pioli nei giorni che ci introdurranno al derby di sabato 17 ottobre.
Dubbio Rebic
L’altro grande dubbio che circonda il Milan in vista del derby è quello legato alle condizioni di Ante Rebic. L’attaccante croato, due giorni fa, si è sottoposto a visita specialistica con il professor Castagna, il quale ha dato disposizione di proseguire con la terapia conservativa. Dunque, le condizioni del gomito sinistro di Rebic, infortunatosi al 57’ della gara con il Crotone, saranno valutate nuovamente a metà della prossima settimana con un’ulteriore visita specialistica che darà così indicazioni più precise sulla sua presenza o meno nella stracittadina.
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