Milan, Tapiro d'Oro a Ibrahimovic: "Mi velocizzerà il recupero..."

Il fuoriclasse rossonero ha anche rilasciato un'intervista alla Uefa: "Sono tornato per trasmettere ai compagni che cosa è il Milan. In campo metto molta pressione: c'è chi la prende meno e chi meno. Il pallone è il mio migliore amico da sempre"
Milan, Tapiro d'Oro a Ibrahimovic: "Mi velocizzerà il recupero..."

MILANO - Quinto Tapiro d'Oro per Zlatan Ibrahimovic, che oggi fuori da casa sua ha ricevuto da Valerio Staffelli di Striscia la Notizia il famoso premio satirico: motivo dell'assegnazione, l'attacco che il fuoriclasse del Milan nei giorni scorsi ha rivolto a EA Sports in quanto, nel celebre videogame FIFA, l'azienda userebbe il suo nome (e quello di tanti altri giocatori) senza il loro consenso, traendone guadagno. "Sfruttano la mia immagine senza darmi un euro: questo viola le regole. EA Sports sostiene di aver acquistato i diritti da FifPro e che FifPro rappresenta i giocatori, ma noi non abbiamo firmato nulla. Bisogna fare luce". Quando Staffelli gli ha chiesto come stesse andando il recupero dal problema muscolare, Ibra ha risposto: "Sto già meglio, e con questo Tapiro andrò ancora più veloce…". Una battuta infine sul numero di statuette ricevute: "Cassano ne ha prese 15, voglio battere il suo record"

"Grande sfida per me tornare al Milan e cambiarne la mentalità"

In un'intervista concessa alla Uefa, Ibrahimovic ha poi spiegato le motivazioni dietro alla scelta di tornare a vestire la maglia rossonera: "La vita è tutta una questione di sfide. Per me era una grande sfida tornare al Milan per cercare di cambiare la mentalità, per provare a cambiare la situazione e per trasmettere alla squadra che cosa fosse il Milan. Il Milan che conosco io, il Milan che tutto il mondo conosce", riporta il sito del club meneghino. L'arrivo di Ibrahimovic ha effettivamente cambiato gli equilibri di una squadra ora in vetta alla Serie A. "Quando gioco porto in campo il mio carattere, la mia personalità e ovviamente la mia qualità. Metto molta pressione ai miei compagni - ammette l'attaccante svedese - cerco di tirare fuori il massimo da ciascuno di loro. Alcuni la prendono bene, altri un po' meno, altri non reggono. Vanno in difficoltà perchè rendono ad alto livello solo quando è necessario, invece io decido che dobbiamo farlo ogni giorno. Per me il modo in cui ti alleni è il modo in cui giochi". Una passione infinita per il campione del Milan che ha già festeggiato i 39 anni: "Ogni volta che scendo in campo mi sento come bambino che mangia una caramella per la prima volta. Ho capito che il pallone è il mio migliore amico e voglio stare con il mio migliore amico per il resto della vita".

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