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MILANO - Il rallentamento del Milan in campionato, dato dai due pareggi per 2-2 contro Parma e Genoa, è coinciso con le prime partite giocate senza due dei tre difensori centrali considerati titolari da Stefano Pioli, ovvero Simon Kjaer e Matteo Gabbia. La squadra rossonera ha dimostrato una certa permeabilità difensiva, dovuta ad errori sia dei singoli sia dell’intera fase di copertura, che l’hanno poi costretta ad effettuare delle rimonte per rimanere a galla. Il dato è abbastanza eloquente, soprattutto se riferito all’assenza di Kjaer: senza il difensore danese in campo, il Milan ha subito sette gol in quattro gare, con una media preoccupante di 1.75 reti ogni 90 minuti giocati. Con l’ex Atalanta a capo della difesa, indipendentemente dal partner con cui ha giocato, il dato crolla a 0.9 visto che sono 18 i gol subiti in 20 partite.
Difensori goleador
Ma lo strano rovescio della medaglia è che, negli ultimi 180 minuti, sono stati propri i difensori a bucare le porte avversarie. Contro il Parma ci ha pensato Theo Hernandez con una doppietta a evitare la sconfitta casalinga, mentre due sere fa a Genova i gol sono stati realizzati da Davide Calabria e da Pierre Kalulu, quest’ultimo su assist aereo di Alessio Romagnoli. Un dato che si allarga guardando al gol dello stesso capitano milanista che aveva sbloccato la partita contro la Fiorentina a San Siro (condito da esultanza polemica contro le critiche ricevute nelle settimane precedenti) che fa salire a cinque i gol dei difensori milanisti nel periodo di assenza di Ibrahimovic in attacco. È ovvio ed evidente che il Milan non potrà sempre sperare nei gol dei suoi difensori per bucare le difese avversarie, ma sapere di avere anche questi jolly da poter tirare fuori dal mazzo è sempre un’arma in più.
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