Milan, la filosofia del mercato: costo zero ma alto rendimento

Tre acquisti mirati, mentre la concorrenza è stata a guardare: il sogno scudetto può continuare
Milan, la filosofia del mercato: costo zero ma alto rendimento© LAPRESSE

MILANO - Poco se lo considero, molto se lo confronto. Il mercato del Milan si addice benissimo a un vecchio adagio di Sant’Agostino, che invece faceva riferimento alla modestia umana. Perché effettivamente, non è che siano arrivati chissà quali giocatori, capaci di trasformare la squadra. Ma in ogni caso,rispetto al nulla delle concorrenti, anche quel poco del Milan diventa importante. E magari potrebbe pure rivelarsi decisivo nel momento clou della stagione.

Le lacune pregresse

E’ evidente che la squadra rossonera partisse da un gap notevole rispetto alle altre formazioni allestite per conquistare lo scudetto. A livello numerico, ma anche qualitativo, non si può negare che Juventus, Inter, Roma e Napoli, almeno quando si trattava di fare una semplice valutazione dell’organico, potessero vantare qualcosa in più. Mentre con Atalanta e Lazio le differenze, probabilmente, erano minime. Ma è altrettanto vero che, rispetto all’immobilismo generale, Casa Milan abbia comunque smosso qualcosa di importante, anche se il giudizio finale, come sempre,potrà darlo solo il campo. Resta il fatto che Pioli, a differenza dei suoi colleghi di squadre anche più blasonate, abbia già potuto far ricorso, seppure con modalità e risultati differenti, a tutti e tre i giocatori che la società ha deciso di regalargli a gennaio. Sia chiaro: nemmeno le casse del Milan si sono svuotate per questi acquisti, in linea con la tendenza collettiva della totale assenza di soldi e di investimenti. Però, se Mandzukic e Tomori sono effettivamente arrivati a costo zero, pagando il solo stipendio, per Meite, tra adesso e giugno, un costo e nemmeno così banale, è comunque previsto.

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