Ibrahimovic: "Si può addomesticare un leone, non Zlatan"

Così il fuoriclasse del Milan: "Il mio problema è di non essere mai soddisfatto. Anche a 39 anni, dopo tutto quello che ho vinto..."
Ibrahimovic: "Si può addomesticare un leone, non Zlatan"© www.imagephotoagency.it

SOLNA (Svezia) - "Ho un problema, non sono mai soddisfatto. Ho 39 anni e, con quello che ho fatto, non ho più l'obbligo di lavorare perché ho avuto comunque una bella vita, ma ho ancora questa passione per quello che sto facendo". Zlatan Ibrahimovic confessa i segreti della sua longevità sportiva in un'intervista a 'Champions Journal'. "Voglio sempre di più", ha spiegato l'attaccante del Milan, recentemente tornato a vestire la maglia della nazionale svedese. "Forse è per questo che oggi sono qui e sono in grado di giocare e fare quello che sto facendo, perché non vedo molti della mia età fare come me. Il momento in cui un giocatore supera i 30 è quando inizia a calare e lascia. Dopo i 30 io ho iniziato a diventare ancora più forte".

Ibrahimovic: "Io sono un animale diverso"

"Puoi domare un leone, ma non puoi domare Zlatan. È un animale diverso", ha proseguito. Ibra è poi tornato all'infortunio al ginocchio del 2017, con la maglia del Manchester United: la sua carriera sembrava a rischio. "Mi ci è voluto un anno per tornare e sentirmi vivo", ha dichiarato. "Sarò onesto, il lavoro che ho fatto è stato molto noioso. Era un lavoro mentale al quale non ero abituato. Sono abituato a toccare la palla: tirare, riceverla, segnare, usare l'immaginazione per creare qualcosa. Guardavo l'ora e chiedevo 'Quando è finita? Quando ho finito? Devo farlo di nuovo?' Ma - ha continuato l'attaccante - avevo persone intorno a me che mi spingevano e non mi lasciavano diventare pigro. 'Devi farlo, devi farlo!', dicevano. Alla fine, mi sono sentito di nuovo vivo".

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