Milan, rottura con Raiola: Donnarumma si arrangi

L'arrivo di Maignan è servito a capire che stavolta non ci saranno altre telenovele. Ma se Pioli ha il numero uno, il portiere deve capire dove andrà
Milan, rottura con Raiola: Donnarumma si arrangi© © Roberto Garavaglia/ag. Aldo L

MILANO - Anche nel calcio la pazienza ha un limite. E non si può che applaudire a scena aperta la decisione del Milan, che proprio nel giorno in cui ha festeggiato il ritorno in Champions League dopo sette stagioni, ha deciso di dare il benservito a Mino Raiola e all’estenuante trattativa su Donnarumma, facendo atterrare a Milano il suo erede designato, vale a dire Mike Maignan. Basta attese, basta tergiversare, basta rinvii: non solo del manager, ma in fondo anche del portiere, che in tutti questi mesi non ha mai ritenuto opportuno rilasciare una sola frase a sostegno della sua permanenza. E mentre ai tifosi prometteva attaccamento alla maglia, in realtà era assolutamente in linea con le folli e antistoriche richieste del suo manager. La perplessità di Donnarumma di restare al Milan sarebbe potuta essere legittima in caso di mancata qualificazione alla Champions: in questo caso, chiedergli di rimanere comunque nella squadra che tifa da bambino e che l’ha accolto a 13 anni, poteva apparire anacronistico. Ma così, con la squadra rossonera tornata nella manifestazione più importante, era evidente che fosse solo un’evidente questione economica. E a quel punto il Milan ha fatto non bene, ma benissimo a sbattere la porta in faccia al portiere, quella stessa porta che ormai da cinque stagioni Donnarumma difende con grande professionalità.

Umore pessimo

Donnarumma, impegnato nel preritiro con la nazionale al Forte Village, ha vissuto male le scorse ore, tra l’uscita pubblica del Milan con Mike Maignan e le migliaia di commenti social che i tifosi rossoneri hanno postato sotto le sue foto. Una situazione fotocopia a quella di quattro anni fa, ma questa volta il finale non sarà come nel 2017. Allora i rossoneri ebbero la forza di arrivare al rinnovo, oggi le scelte sono state diverse e allo stato attuale dei fatti, il ragazzo non ha offerte concrete sul tavolo. L’unica era quella del Milan, oggi invece l’Europeo servirà come vetrina a Gigio, che lo giocherà - molto probabilmente - da svincolato. L’umore del ragazzo è segnalato come nero. Donnarumma ha perso la sua casa, ovvero il Milan, ma allo stesso tempo è stato lui a voler buttare via le chiavi cercando un attico ancora più grande, ancora più ricco. Starà al suo agente trovargli una nuova destinazione sportiva e di vita (e anche al fratello Antonio, visto che anche lui sarà svincolato dal 1° luglio).

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