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MILANO - Il Milan deve ripartire anche da Ante Rebic. Non può essere altrimenti dopo una nuova stagione in doppia cifra. La seconda consecutiva da quando veste rossonero. Rebic ha fatto capire chiaramente di non poter fare la prima punta. Diciannove le gare dove Pioli ha schierato dal primo minuto di gioco il croato come ala sinistra, nel suo ruolo naturale. Anche la stagione precedente, la sua prima nel nostro campionato, condizionata anche dall’interruzione per l’emergenza sanitaria, Ante è riuscito a mettersi in mostra. Un’annata la sua dove ha giocato anche da seconda punta e anche due volte da ala destra ma senza incidere. Numeri, statistiche e curiosità che confermato quanto l’arrivo in rossonero di Rebic sia stato un vero affare per il Milan ma anche per Andrè Silva che a Milano invece non è mai riuscito a essere decisivo. Uno scambio che ha portato solo vantaggi a Casa Milan. Con quasi 40 gare in meno Ante Rebic ha già superato il suo rendimento rispetto a quando indossava la maglia dell’Eintracht Francoforte. Un giocatore diverso, cresciuto tatticamente, maturato come uomo, insomma il compagno ideale di Zlatan Ibrahimovic non il suo sostituto. Lui a fare la prima punta non ci si trova. Tanto è vero che spesso, Ante finiva sempre per correre e attaccare più verso l’esterno che sfondare al centro. Caratteristiche che il Milan oggi non può tenere in considerazione in un mercato dove c’è bisogno di trovare una vera prima punta. Rebic è una garanzia, un giocatore fondamentale su cui il Milan deve ripartire.
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