MILANO - A pochi giorni dall'uscita in libreria della sua autobiografia 'Adrenalina' Zlatan Ibrahimovic si è concesso a una lunga chiacchierata con Fabio Fazio su Rai 3, a 'Che tempo che fa'. I 40 anni appena compiuti pesano, ma l'attaccante del Milan è un guerriero: "Ogni mattina sento dolori, però in testa ho i miei obiettivi. C'è un motivo se sto facendo questo: devi abituarti a soffrire. Per me soffrire è come fare colazione. Questa sofferenza la porto in avanti e la trasformo in energia di dire che non devo mollare. L'adrenalina mi fa stare a questi livelli, e senza adrenalina non sarei dove sono. L'adrenalina è la chiave di tutto. Prima ero più rock and roll e bello, adesso sono più maturo. Da bambino ero molto attivo. I miei genitori provavano a controllarmi ma non ci riuscivano".
Ibrahimovic e l'addio al calcio
Ibra elogia José Mourinho: "Grande amico, grande allenatore. Abbiamo vinto insieme, mi ha fatto crescere nel campo e fuori". Anche per Carlo Ancelotti ha belle parole: "Grande persona. Quando ho lasciato il Psg l’ho chiamato e gli ho chiesto: ‘Come stai mister?’. Lui mi ha risposto: ‘Non chiamarmi più mister, io sono tuo amico'". Una persona speciale è Mino Raiola, il suo agente: "Mino è tutto, un agente, un amico, un papà, più di un famigliare. All'inizio della mia carriera mi ha aiutato molto". La prossima sfida del Milan è contro il Liverpool, per tentare una miracolosa qualificazione agli ottavi di finale della Champions League: "Martedì c’è una grande partita. Speriamo di tirare fuori l’adrenalina che serve per provare a vincere. Scaramanzia? Sono più forte di questo, non ci credo. Dobbiamo fare il nostro lavoro, credere in noi stessi". Del suo contratto con il Milan, in scadenza a giugno, dice: "No, il mio contratto non scade. Voglio giocare il più possibile e finché avrò adrenalina giocherò. Mettiamo pressione al Milan per il rinnovo e spero di rimanere in rossonero per tutta la vita. Ho ancora degli obiettivi da poter raggiungere e voglio vincere ancora uno scudetto. Non so cosa ci sarà dopo il calcio perciò ho un po' paura di smettere. Vediamo, ma voglio continuare a giocare".