© /Ag. Aldo Liverani Sas
Situazioni diverse e, di conseguenza, reazioni ben diverse. Ma sul caro biglietti il Milan ci è ricascato. Perché i prezzi che bisogna pagare per assistere domenica alla sfida con la Juventus vanno da un minimo di 150 euro a un massimo di 480 euro. Curve ovviamente chiuse, alla faccia dei tifosi che seguono la squadra in casa e in trasferta, con il sole e con la pioggia, con il caldo e con il freddo, nelle grandi sfide e nelle partite con le neopromosse, in Champions come in campionato. I cinquemila biglietti che, secondo le recenti decisioni del Governo, rappresentano il quantitativo massimo per le partite di calcio di serie A, sono stati tutti riservati nei settori “vip” dello stadio. E questo ha comportato costi abnormi: come abbiamo detto, e come ripetiamo perché forse non tutti hanno capito bene, il biglietto meno caro di Milan-Juventus costa 155 euro (...)
Il pensiero
(...) Milan-Juve, insomma, diventa così una partita per ricchi. O comunque per benestanti, perché è facile fare i conti di cosa possa venire a costare a un’ipotetica famiglia classica di quattro persone entrare domenica sera a San Siro. Chiaramente, siamo in presenza di un big match e di una capienza ridotta: il tentativo comunque di garantirsi un incasso “decente” è evidente e non si può nemmeno non considerare anche la “sfortuna” del Milan in questa chiave. Sarebbe stato meglio che la capienza ridotta a cinquemila fosse coincisa con partite di minor impatto. Anche la perdita al botteghino sarebbe stata, ovviamente, ridotta. Ma la preoccupazione corre veloce e già si proietta sul nuovo stadio: perché uno dei cavalli di battaglia di chi è contrario all’abbattimento di San siro e alla creazione di un nuovo impianto con 20mila spettatori in meno riguarda anche la politica dei prezzi. Avendo già escluso altri diecimila posti per sponsor e inviti speciali, il pericolo che davvero i biglietti del nuovo impianto siano ancora una volta a portata di pochi eletti e ricchi appare assolutamente concreta (...)
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