Milan, missione Investcorp: blindare Leao

Per Maldini e Massara è incedibile. L'obiettivo è triplicargli l'ingaggio con rinnovo fino al 2026
Milan, missione Investcorp: blindare Leao© Marco Canoniero

MILANO- Ha segnato il suo decimo gol in campionato, arrivando così per la prima volta in carriera in doppia cifra in un torneo nazionale, visto che con il Lille si era fermato a 8 nella stagione 2018-19, mentre in rossonero non si era mai spinto oltre i 6. E’ stato il primo giocatore a realizzare una rete in Serie A nel metaverso, visto che Milan-Fiorentina è stata la prima gara trasmessa dalla Lega nella stanza virtuale realizzata in collaborazione con The Nemesis. Ma soprattutto quello messo a segno da Rafael Leao al minuto 37 della ripresa fra Diavolo e viola, potrebbe essere il gol che consegnerà lo scudetto all’undici di Stefano Pioli. Il Milan ha vinto, ha mantenuto la testa della classifica, tenendo così a distanza l’Inter e adesso con 7 punti nelle prossime tre gare - dunque avendo la possibilità di pareggiare una partita in virtù del vantaggio negli scontri diretti sui nerazzurri - si laureerà campione d’Italia a distanza di undici anni dall’ultima volta. Leao è il volto di questo Milan che gode delle parate di super Maignan, delle ringhiate di Tomori, delle folate di Theo Hernandez e delle giocate di Tonali. Il centrocampista ex Brescia è stato finora probabilmente la rivelazione del campionato rossonero, pensando al suo '20-21 in salute, ma se c’è un giocatore che in quest’annata ha fatto un salto triplo di qualità, quello è Leao. Sì, a volte ha delle pause, sottoporta spesso è poco cattivo, ma Rafa ha fatto e fa la differenza, tant’è che ora - anzi, da diversi mesi - il Milan ha deciso di blindarlo.

Gioiello incedibile

Ovviamente la crescita esponenziale di Leao - 13 gol fra campionato e coppe, 7 gli assist -, entrato stabilmente anche nel giro della nazionale del suo paese, è stata notata anche dalle big europee. A dire il vero Leao è da anni sul taccuino dei ds del vecchio continente, fin da quando furoreggiava nell’accademia dello Sporting Lisbona. L’Inter, per dire, nel 2019 lo aveva inserito in una ristretta lista di alternative a Lukaku qualora non fosse andato a buon fine l’assalto al bomber belga. Leao piace a diverse squadre, al Psg, per esempio, ma anche a un paio di top club inglesi che nelle scorse settimane sono tornate a bussare alla porta del suo agente, il potente Jorge Mendes. Il Milan, però, come già successo l’estate scorsa, non ci sente. Già dodici mesi fa Paolo Maldini e Ricky Massara avevano posto un veto su Leao perché anche se il ragazzo faticava a trovare continuità, le sue potenzialità erano sotto gli occhi di tutti. Serviva una scintilla, quella arrivata all’inizio di questa stagione. Leao ha cominciato alla grande e soprattutto lo ha fatto con la certezza del posto da titolare sulla fascia sinistra. Basta prove da centravanti: Leao ha scelto la corsia mancina per fare male e da lì ha iniziato a farlo. E adesso il Milan, che lo valuta comunque non meno di 70 milioni, se lo coccola.

Perché il rinnovo tarda

Come detto, il club rossonero non intende vendere Leao, ma soprattutto lo vuole blindare. E’ l’obiettivo da mesi di Maldini e Massara, lo è anche dalla futura proprietà, Investcorp. A proposito, le parti, il fondo del Bahrein ed Elliott, stanno continuando a limare gli ultimi dettagli in attesa del signing, previsto, forse con troppo ottimismo, al termine di questa settimana: in verità ci vorrà ulteriore tempo, anche per definire ogni aspetto, compresi i finanziamenti, e si potrebbe andare alla seconda metà di maggio. Tornando a Leao, l’attaccante ha un contratto fino al 2024 con un ingaggio da 1.5. Nei mesi scorsi la dirigenza rossonera e Mendes hanno trovato una prima intesa per allungare fino al 2026 con ingaggio triplicato, fino a 4.5 milioni (stesse condizioni di Theo Hernandez). Se il rinnovo finora non è arrivato è per due motivi: il primo è quello legato al cambio di proprietà che ha congelato diverse operazioni per la due diligence; il secondo è legato alla causa che lo Sporting Lisbona ha intentato contro di lui per essersi liberato a zero nell’estate 2018 a seguito di un’aggressione subita dalla squadra dai propri ultras. Dopo corsi e ricorsi, Leao è stato condannato dal Tas a pagare 16.5 milioni allo Sporting (20 con le spese legali), ma ora si attende la prossima puntata della vicenda, prevista per il 17 maggio con la pronuncia del Tribunale di Milano. Il Lille è stato sanzionato per responsabilità oggettiva, ma Leao non è ancora uscito dalla vicenda ed è chiaro che un eventuale condanna definitiva potrebbe pesare sulla questione rinnovo, nonostante la volontà chiara, sia del Milan che del giocatore.

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