Milan, Tomori: "Mi stavano rubando la medaglia". Sulla scommessa con Bakayoko...

Il difensore rossonero torna sulla festa scudetto e il rapporto speciale con i tifosi. Ecco cosa ha detto di Leao, Ibrahimovic e Maldini
Milan, Tomori: "Mi stavano rubando la medaglia". Sulla scommessa con Bakayoko...© www.imagephotoagency.it

Dopo 11 anni lo scudetto è tornato nella Milano rossonera. I ragazzi di Pioli hanno firmato un vero e proprio capolavoro sportivo, strappando il tricolore dalle maglie dei rivali cittadini. Una stagione super che ha messo in mostra diversi gioiellini. Da Maignan a Leao passando per Tomori, leader della linea difensiva. L'ex Chelsea ha rilasciato un'intervista a The Athletic nella quale ha riavvolto il nastro ed è tornato a quel magico 22 maggio: “La festa scudetto è stata bellissima. Non mi aspettavo quella invasione di campo e quell’ondata di tifosi che ci ha travolto. Al mister hanno preso la medaglia. Ma anche a me erano riusciti a strapparla, ma me ne sono accorto. Vicino a me c’era mio padre e l’ho data a lui e l’ha protetta”.

Tomori sui tifosi del Milan e la scommessa con Bakayoko..."

Un rapporto quasi simbiotico quello che si è costruito tra la squadra e i propri tifosi: “Quando sono arrivato c’era il Covid, quindi era difficile da immaginare, ma l’ho sempre vista in tv. Avevo sentito dire da chi giocava in Italia che è pazzesca la passione dei rossoneri. In questa stagione sono riuscito a viverla in pieno. È indescrivibile e, come si dice, bisogna vederla, esserci dentro perché c’è tanta passione, tanta gioia. Non lo dimenticherò mai”. Sulla scommessa con Bakayoko: "Gli ho detto che mi sarei tinto i capelli di biondo come lui se avessimo vinto, quindi dovrò fare anche quello". 

Tomori, parole al miele per Leao e Ibrahimovic

Tra i trascinatori del Milan in questa stagione c'è di certo Rafael Leao, in doppia cifra per gol (11), molti dei quali decisivi, e assist (10): "A dire il vero, in allenamento non si direbbe che è così elettrico come quando si tratta di una partita. Gli piace scherzare, fa un sacco di dribbling, ti batte una volta e vuole tornare da te. Ma quando si tratta di giocare, è semplicemente grande. È fondamentale per la squadra. Da quando sono arrivato gli ho detto: 'Non sai quanto sei bravo'. Perché si vede che ha tutto. È veloce, è forte, sa dribblare, sa colpire di testa, è alto. Ha tutto. È stato sicuramente il nostro uomo in più e si è meritato il titolo di giocatore della stagione per la Serie A". Tomori spende parole importanti anche per Zlatan Ibrahimovic: "Anche quando siamo entrati nell'intervallo nell'ultima giornata contro il Sassuolo, Zlatan continuava a dire che non era finita. Eravamo in vantaggio per 3-0. Ma lui diceva: 'ci sono ancora 45 minuti. Non abbiamo ancora fatto nulla'. È stato così per le ultime sei o sette partite. Ogni volta che abbiamo vinto, ha mantenuto la concentrazione di tutti, ha continuato a parlare nello spogliatoio, ha cercato di essere positivo. Ovviamente si è già trovato in queste situazioni e ha vinto con il Milan, quindi ci ha aiutato".

Tomori ringrazia Maldini

Il Milan è stata la miglior difesa del campionato insieme al Napoli - 31 i gol subiti -. Merito di una grande stagione di Maignan ma anche di un intero reparto: "Più mantenevamo i clean sheets, più volevamo ripeterci - ammette Tomori -. È ovvio che lo si vuole fare in ogni caso, ma siamo diventati più affamati nel volerlo fare, come squadra e come singoli, come quattro dietro, come tre, io, Pierre e Mike. Abbiamo sviluppato questo tipo di chimica". Su Maldini rivela: "Nel marzo 2021, quando ero ancora in prestito, parlavamo di come mi stavo trovando, di cosa pensava che potessi migliorare, di come pensava che le cose stessero andando per me. A quel punto ero ancora in prestito, quindi che lui mostrasse ancora interesse per me, dicendomi cosa potevo migliorare era importante. Beh, poi detto da lui è tutta un'altra storia".

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